76 ANNI FA LA TRAGEDIA DELLA NAVE ‘ORIA’
Grecia, nel 1944 morirono 4.100 prigionieri di guerra italiani
Domani, nei pressi di Capo Sounion, a 60 km da Atene, una cerimonia ricorderà il naufragio del piroscafo Oria, una delle più grandi tragedie navali di tutti i tempi, spesso dimenticata: il 12 febbraio del 1944, la nave, sulla quale i tedeschi avevano stipato migliaia di prigionieri di guerra italiani, affondò nei pressi dell’isoletta di Patroklos. A bordo dell’Oria, partito da Rodi e diretto al Pireo, c’erano i militari arrestati nel Dodecaneso dopo l’8 settembre. Dei 4.116 prigionieri, solo 21 sopravvissero. La nave, requisita dai tedeschi, fu una delle varie imbarcazioni in pessime condizioni colate a picco mentre trasportava prigionieri di guerra. Nella zona, i cadaveri dei soldati italiani finirono sulle spiagge per mesi dopo la tragedia. Morirono anche 21 marinai greci e 15 soldati tedeschi.
La commemorazione è organizzata dall’Ambasciata d’Italia, dalle municipalità del Golfo Saronico e di Lavreotiki, e dall’associazione Chryssi Tomi (Croce d’oro) di Keratea.
(FONTE: ANSA)