BRINDISI: ANCORA UNA NUOVA SFIAMMATA DALLA TORCIA DEL PETROLCHIMICO
Il Sindaco Rossi: “superato ogni limite non siamo figli di un dio minore”
Scrive Riccardo Rossi, sindaco di Brindisi:
Si è superato ogni limite, la città di Brindisi e i suoi cittadini non possono più sopportare tali situazioni che pongono a repentaglio la salute e l’immagine della città.
Dapprima le manutenzioni straordinarie che dovevano chiudersi a luglio, invece ripetutamente la torcia torna a sfiammare, visibile a decine di chilometri di distanza.
La presenza dello stabilimento va posta a questo punto in discussione con il gruppo Eni e con il Governo.
Non siamo figli di un Dio minore, non possiamo essere condannati per il lavoro a subire tutto ciò, in una città che ha diritto a vivere.
Da domani le spiegazioni non sono più sufficienti, dopo il carbone occorre pensare al futuro senza torce .
Per i brindisini è diventato un vero e proprio tormento. Si tratta della torcia del Petrolchimico che è tornata, per l’ennesima volta, a sfiammare illuminando il cielo di Brindisi. Il fatto è accaduto intorno alla mezzanotte Il livello di emissioni in atmosfera ovviamente non è noto. Certo, adesso ci saranno quelli che ripeteranno che la torcia è una forma di sicurezza. Sta di fatto che rimane una circostanza anomala. Un “regalo” che il Petrolchimico continua a fare ai cittadini di Brindisi che, a dirla tutta, ne farebbero tranquillamente a meno. Pretendere maggiori garanzie ambientali è un diritto che non può più essere negato.