VERSO CROTONE vs LECCE – La Parola ai Tecnici
MARCO BARONI: Non sono per bocciare qualcuno, ma per farlo crescere
La conferenza stampa che precede l’incontro con il Crotone è un bollettino medico sulla condizione di quei calciatori che destano qualche preoccupazione nell’allenatore leccese per le scelte da operare domani sera in terra calabrese:
“Prevenire è meglio che curare, Strefezza sabato è andato a fare un controllo che ha evidenziato un leggerissimo edema, lui mi ha dato la disponibilità a giocare o a sedere in panchina, ma viste le sue caratteristiche e le tre gare ravvicinate, per non rischiare, mi sono assunto personalmente la responsabilità di mandarlo in tribuna. La situazione di Majer è differente, il suo non è un problema muscolare, ma tendineo, con l’Alessandria è sceso in campo con un antidolorifico, ma tra primo e secondo tempo il dolore si è riacutizzato e l’ho sostituito. La sua è un’infiammazione che può essere gestita, ma in virtù dei pochi giorni di recupero tra una gara e l’altra, terrò sotto controllo anche la sua condizione. Tuia, infine, sta bene, ha preso una botta al ginocchio, nell’immediato ha sentito molto dolore, ma gli sono bastate queste 24 ore per recuperare ed è a completa disposizione”
Quali le risultanze della gara con l’Alessandria?
Analizzo sempre i dati, sono una componente fondamentale del calcio, ma in questo momento non li voglio utilizzare. Bisogna migliorare alcune situazioni e lavorare meglio nelle zone di rifinitura, è vero che in alcune fasi abbiamo calciato un po’ troppo, mentre, invece, avremmo dovuto gestire meglio, però la squadra ha fatto l’80% di azioni manovrate. Queste sono gare che ci saranno sempre, quindi, giocare con squadre schierate non è mai facile, ma ci stiamo lavorando.
Bjarnason è un ragazzo che sto aspettando anche io, è arrivato, si è subito messo a disposizione ed è già cresciuto molto, soprattutto per quel che riguarda l’intensità mentale. Con l’Alessandria ho inserito Barreca perché avevo necessità di maggiore spinta sugli esterni e per dargli minutaggio e ho fatto entrare Meccariello perché avevo bisogno di incisività sulle palle inattive e infatti, c’è il suo tocco nell’azione del gol di Coda.
Calabresi ha fatto molto bene e mi è piaciuto l’atteggiamento, è entrato con un atteggiamento volitivo, con una forza e con una voglia che sono molto importanti, adesso devo valutare le poche ore di recupero, perché ha corso tanto, è uscito con i crampi e voglio prendere 24 ore per decidere. Per quel che riguarda Hjulmand è chiaro che quando si incontrano squadre che gli fanno la partita addosso, bisogna trovare soluzioni per fare sì che si possa liberare meglio”.
Capitolo Rodriguez
“Per quel che riguarda Rodriguez, abbiamo un modo di giocare che prevede quattro difensori e difficilmente ne faremo a meno, due esterni offensivi e una punta, poi, il fatto che poi si possa giocare con un calciatore dietro la punta e con due centrocampisti e a volte avere un vertice basso, cambia poco e abbiamo gli interpreti per farlo, tra l’altro Pablo il meglio lo dà quando guarda la porta, quando è di fronte e questa è un’interpretazione che lui può fare molto bene. Ma non solo lui! Abbiamo altri giocatori, così come abbiamo la possibilità di mettere in quella zona un centrocampista, ma molto dipende dall’avversario, a volte si potrebbe partire in quel modo, altre cambiare a partita in corso.
Tutti siamo in discussione, io per primo e si lavora per migliorare. Non sono per bocciare qualcuno, ma per farlo crescere, è chiaro che ci siano situazioni da migliorare, perché, se prendiamo gol nel modo in cui è capitato sabato o a Cremona, sono situazioni individuali sulle quali lavoro molto. La squadra deve sempre avere un atteggiamento, una filosofia e un credo, poi, ci sono variabili ed episodi che non si devono ripetere”.
Baroni il dopo Alessandria lo ha dedicato allo studio del prossimo avversario:
“Il Crotone gioca un calcio dinamico e aggressivo e sarà una partita in cui si dovrà correre. Sappiamo di andare su un campo non facile e i ragazzi sanno che devono farsi trovare pronti e ci vorrà intensità fisica e mentale per fare punti.