LA PARTITA VISTA IL GIRONO DOPO
IL LECCE CRESCE ANCORA E GUARDA AL FUTURO
E QUATTRO! Con quella conquistata, con grande merito, ieri sera il Lecce inanella il quarto successo consecutivo e allunga a sei i turni positivi (su sette giornate di calendario giocate). Non avesse sbagliato il secondo tempo di Cremona, la squadra giallorossa oggi potrebbe essere ancora imbattuta.
Ormai però le prime due giornate sono un ricordo non gradevole mentre dalla partita con l’Alessandria in poi negli occhi dei tifosi salentini ci sono quattro prestazioni in crescendo con la speranza di veder, come assicura Baroni, un Lecce ancora più bello in futuro.
Ieri la forza dei giallorossi l’ha dovuta subire il Monza, una delle più quotate possibili vincitrici del campionato; una formazione che al netto dei diversi giocatori non disponibili ha potuto mettere in campo, ieri sera, un undici di notevole capacità tecnica, doti messe ben in evidenza, a parole, dai commentatori di Sky.
La partita, a mio avviso si è composta di due parti ben distinte, una prima parte di studio e di abbozzo di modi per arrivare all’obiettivo ed una seconda frazione dove è venuto fuori tutto lo spirito battagliero, tutta la voglia di vincere, tutto lo spirito di sacrificio della squadra condotta mirabilmente da Marco Baroni che non ama parlare molto ma lavorare sì.
Ieri sera ho ammirato un Lecce ordinato, sicuro di sé che ha colpito l’avversario dopo averlo studiato e messo alle corde in diverse occasione.
Allo scadere del primo tempo il Lecce è passato in vantaggio con Strefezza, poi ha raddoppiato con Di Mariano e quindi la chiuso con Coda ma in quest’ultimo caso mi sento di spendere una parola di elogio in più per il capitano Lucioni che dopo aver diretto senza sbavature il reparto di pertinenza si è espresso in una sgroppata cost tot cost per fornire infine il pallone a Di Mariano che ha tirato bene ed è stato bravo il portiere a respingere. Una corsa irrefrenabile che può essere assunta come emblema di questo Lecce che pur essendo in vantaggio non si tira indietro ma continua nel suo gioco fatto di pressing costante e di sacrificio reciproco da parte di tutti.
Siamo solo alla settima giornata, quindi piedi per terra ed andiamo avanti ma non si può non evidenziare come questo Lecce sia il frutto di un bel lavoro di compostaggio tra giovani e meno giovani. È così che in evidenza ogni domenica (si fa per dire visto lo “spezzattino”) i progressi compiuti da Gendrey, il crescere di Hjulmand e l’esplosione di Di Mariano (alla quarta marcatura) e Strefezza (due gol) che con Coda (anche lui alla quarta rete) compongono un trio d’attacco che ci fa sognare.
Eugenio Luciani