LA PARTITA VISTA IL GIRONO DOPO
IL LECCE LANCIA CHIARI SEGNALI DA GRANDE SQUADRA
Equilibrio tattico ed applicazione costante sono dati in crescita nel dna della squadra. Ieri i calciatori chiamati a sostituire gli indisponibili hanno fornito prove positive. Il trio d’attacco ha ripreso a segnare con Strefezza (4 gol) e Coda (5 gol)
Le sofferenze, le difficoltà servono a fortificare e la dimostrazione si è avuta ieri con la gara disputata dal Lecce, contro il Cosenza.
Si affrontava un avversario segnalato come “rivelazione” del campionato in palla dopo una bella vittoria ottenuta in casa, ebbene il Lecce di ieri lo ha schiantato tanto da ingigantirne i difetti di squadra poco adatta alle trasferte.
Il Lecce di ieri ha dovuto rinunciare ad alcuni capisaldi del proprio schieramento abituale ma la voglia, la determinazione, la professionalità dei sostituti sono stati fattori trainanti per tutti e alla fine proprio contro il Cosenza si è potuto seguire un Lecce voglioso e caparbio quanto cinico che ha messo alle corde l’avversario ed ha gestito tutto il tempo della gara con naturalezza ed equilibrio tattico.
Da notare la prova di Calabresi (nella foto), Blin e Bjorkengren tutti e tre da tempo ai margini, per motivi diversi, e ieri titolari con la naturalezza di chi gioca sempre. L’esterno basso ex Bologna ha saputo fare con uguale efficacia le due fasi di gioco tanto da essere protagonista di un assist vincente e di aver colpito un palo dopo una sua incursione in zona gol; Blin dopo qualche logica titubanza iniziale si è destreggiato da quello che conoscevamo di lui, catalizzatore del gioco con predisposizione tanto alla fase di interdizione quanto a quella propositiva; Bjorkengren spesso elogiato dal mister, ieri da titolare è stato l’equilibratore della squadra ed ha trovato anche modo e maniera per segnare un gol (il suo secondo in maglia giallorossa) proprio su un’azione di inserimento a sorpresa in avanti come vuole Baroni.
L’allenatore giallorosso che contento di quanto fatto dai suoi calciatori, giusto per non far montare la testa a nessuno, si lamenta del gol subito più per demerito proprio che per capacità dell’avversario; un modo come un altro per tenere tutti sulla corda così come vuole dai suoi in campo: “bisogna essere concentrati dal primo al novantacinquesimo minuto” ripete spesso ed i suoi lo stanno mandando a memoria per farlo poi sul campo.
Una gara temuta alla vigilia che dopo può essere apparsa troppo semplice. No la verità è che il Lecce sta crescendo nel segno di Baroni e che merita maggior seguito da parte dei suoi tifosi ieri, forse, troppo poco presenti dal vivo.
Eugenio Luciani