IL LECCE SI PREPARA A BATTERE IL PARMA
Grande slancio alla prevendita è stato certamente dato dall’iniziativa voluta dalla società di via Col. Costadura che ha messo a disposizione di donne e under 14 i biglietti per ogni settore al prezzo simbolico di 1 euro. Hanno poi colto nel segno le parole del Presidente Saverio Sticchi Damiani che, nell’immediato dopo-gara contro il Cosenza, ha chiesto al Salento una maggiore presenza, anche in termini di “rumore” allo stadio.
Certo il nome dell’avversario sta influendo sull’incremento di vendita di ticket d’ingresso allo stadio ma molto, molto di più lo sta facendo lo score del cammino della squadra giallorossa ed anche le parole accorate ma ferme del presidente che ha invitato i tifosi ad essere più presenti hanno inciso tant’è che due settori sono già sold out.
Il cammino del Lecce che dopo la pessima partenza ha inanellato dieci risultati utili ritornando ad occupare un posto importante in graduatoria peraltro pronto ad accaparrarsi una delle due poltrone vincenti.
Il tutto è frutto del lavoro diuturno del tecnico e del suo staff oltre che dei giocatori che hanno formato un gruppo coeso che guarda all’unisono allo stesso traguardo.
Il Lecce di quest’anno, tenendo fede alle parole di Pantaleo Corvino “all’attacco di penso io alla difesa ci deve pensare lui” pronunciate nel giorno della presentazione di Baroni ad oggi, dopo undici gare ha un attacco che segna a sufficienza ma ha anche una difesa che subisce poco e se confrontata a quella degli ultimi due anni è diventata un bunker. La linea dei tre attaccanti più impiegati (Strefezza, Coda e Di Mariano) su 17 gol segnati ne ha firmati ben 13; un gol lo ha messo a segno Rodriguez con unici partecipanti alla giostra del gol degli altri reparti in Tuia, Dermaku e Bjorkengren.
Sta segnando un poco di meno rispetto al passato Coda ma il fatto è dovuto ad un diverso modo di interpretare il ruolo, ora Coda partecipa di più al gioco di squadra spesso funge da trequartista ed è in stretto collegamento con ciò il fatto che Strefezza e Di Mariano siano li li per superare il limite delle proprie marcature nella scorsa stagione.
Ad un attacco quindi che mantiene le premesse fa da rinforzo una difesa che ha preso tre reti nella prima partita e sette nelle successive dieci.
Baroni quindi si può dire soddisfatto anche perché dopo queste prime fare può contare su un gruppo di calciatori che gli consente di poter scegliere con una certa serenità in tutti i ruoli certo che con uno o con un altro dei suoi il compito da svolgere è sempre affidato bene. La dimostrazione la sia avverte proprio in quanto avvenuto nell’ultimo match, fuori Gerndrey, Barreca, Hjulmand e Gargiulo dentro Calabresi, Gallo, Blin e Bjorkengren la squadra non ha risentito nessun contraccolpo ed il gioco sciorinato è stato pregevole more solito. Stesso discorso per il ruolo di portiere dove Baroni non potendo disporre di Gabriel ha trovato in Bleve un numero uno all’altezza della situazione.
Ernesto Luciani