ALMANACCO DEL GIORNO
ALMANACCO DI OGGI: Venerdì 05 Novembre 2021
Quarantaquattresima Settimana dell’Anno 2021
Giorni trascorsi dall’inizio dell’anno 309 * giorni mancanti alla fine dell’anno 56
A Roma il sole sorge alle 06.48 e tramonta alle 16.59 ora solare)
A Lecce il sole sorge alle 6.28 e tramonta alle 16.54 (ora solare)
OGGI SI FESTEGGIA: San Zaccaria
OGGI È: Giornata mondiale della consapevolezza sugli tsunami
Anche quest’anno il 5 novembre si celebra la Giornata mondiale della consapevolezza sugli tsunami (World Tsunami Awareness Day: WTAD), organizzata dall’United Nations Office for Disaster Risk Reduction (UNISDR) seguendo le indicazioni del protocollo di Sendai 2015-2030.
Il termine tsunami deriva dal giapponese (津波 = onda di porto) ed è un sinonimo della parola italiana maremoto. I maremoti sono eventi rari, ma con un potenziale distruttivo enorme, come spiegato nel video preparato dall’UNISDR per l’evento.
Negli ultimi 100 anni, più di 260.000 persone sono decedute in 59 differenti tsunami. Con una media di 4.600 vittime per disastro, il bilancio ha superato quello di qualsiasi disastro naturale. Gli tsunami, peraltro, non conoscono confini, rendendo la cooperazione internazionale la chiave per una profonda comprensione politica e pubblica delle misure di riduzione del rischio
La scelta del 5 novembre per il WTAD è emblematica. In quel giorno del 1854 il Giappone fu colpito da una fortissima scossa di terremoto (the Great Ansei Earthquake). Goryo Hamaguchi, un abitante del villaggio di Hiro-Mura, nella prefettura di Wakayama, mentre si cambiava per raggiungere i suoi concittadini a una festa sulla spiaggia, sentì un lungo scuotimento dovuto a un terremoto.
Si ricordò allora del detto “dopo un lungo terremoto, arriva uno tsunami“, e si mise a osservare l’oceano dall’alto di una collina. Si rese allora conto che stava arrivando uno tsunami, e capì che doveva allertare tutte le persone che, ignare del pericolo, continuavano a festeggiare sulle spiagge. Goryo corse lungo la collina dando fuoco ai covoni di riso ammucchiati nei suoi terreni per avvertire le persone sulla costa, mettendole così in guardia dal pericolo incombente e permettendo a moltissimi di loro di portarsi in salvo scappando velocemente verso la collina. Un gigantesco maremoto si abbatté poco dopo sulla costa, ma molte persone nel frattempo si erano messe al sicuro.
Oggi, in diverse località del Giappone si possono trovare statue di Hamaguchi che corre con i fasci di paglia, e il racconto di questo evento, della consapevolezza e della prontezza di Hamaguchi viene tuttora insegnato nelle scuole elementari di tutto il Giappone per spiegare ai bambini come comportarsi in caso di tsunami.
Ai tempi di Goryo, a metà dell’Ottocento, non potevano esistere sistemi di allerta, ma già queste semplici pratiche permisero di salvare molte vite. Quasi cento anni dopo, nel 1946, un altro grande tsunami, questa volta generato da un forte terremoto alle Isole Aleutine, in Alaska, causò decine di vittime alle Hawaii, dopo un tragitto di 5-6 ore nell’Oceano Pacifico.
In assenza di un sistema di allerta, e senza aver avvertito il terremoto a causa della grande distanza dalle Hawaii all’epicentro in Alaska, nessuno poté avvisare gli abitanti di quelle isole. Dopo quell’evento, venne realizzato il primo sistema di allerta per gli tsunami generati da terremoti, i più pericolosi e i più frequenti. Nei decenni successivi, vennero realizzati i sistemi di allerta per l’intero Oceano Pacifico, poi più recentemente per l’Oceano Indiano (dopo il grande maremoto del 2004), quello dei Caraibi e quello del NEAMTWS (North East Atlantic, Mediterranean and connected Seat Tsunami Warning System), in cui opera il Centro Allerta Tsunami dell’INGV.
Il recente tsunami in Indonesia, provocato da un terremoto di magnitudo 7.3 avvenuto il 28 settembre 2018, ha mostrato che la consapevolezza del rischio può fare davvero la differenza tra la vita e la morte. Le onde di tsunami si sono abbattute sulle coste dell’isola di Sulawesi pochi minuti dopo il terremoto, e molte persone hanno perso la vita perché hanno indugiato sulle spiagge o in prossimità delle coste. Nel video ripreso da due telecamere poste nel giardino di una casa a Donggala, molto prossima all’epicentro del terremoto, si vede, meno di 4 minuti dopo lo scuotimento provocato dal terremoto, l’arrivo rapido e impetuoso dell’onda di tsunami che travolge la casa. In un caso del genere, quando si sta così vicini all’epicentro del terremoto, è fondamentale saper riconoscere il segnale naturale dell’allerta (lo scuotimento prolungato) per potersi immediatamente allontanare dal mare e mettersi in salvo, cercando riparo in luoghi posti a quote più elevate.
ACCADDE OGGI: – 1935 – Arriva nei negozi il Monopoli:
Fare affari acquistando e vendendo proprietà, sperando in una fortunata pesca tra Probabilità e Imprevisti e soprattutto di non andare in prigione. In pratica realizzare a tutti gli effetti un monopolio finanziario: è lo scopo del Monopoly (in italiano, ma fino al 2009, “Monopoli”), gioco da tavola tra i più popolari di sempre.
La prima versione venne lanciata dalla casa editrice statunitense Parker Brothers, nel novembre del 1935. Le origini del gioco in realtà sono di molto anteriori, risalendo al The Landlord’s Game, ideato nel 1903 dalla gentildonna quacchera Elizabeth McGee e diffusosi in diverse varianti negli USA.
Toccò a Charles Darrow, ex venditore di riscaldatori domestici duramente colpito dalla crisi del ’29, mettere ordine tra le varie versioni circolanti, dando al gioco una sistemazione definitiva. Al rifiuto della Parker Brothers di finanziarlo, l’uomo non si scoraggiò e nel 1934 decise di produrlo in proprio, andando incontro a un immediato successo di vendite. L’anno successivo la PB ci ripensò e lo lanciò nei negozi come “Monopoly”.
Venduto in oltre 270 milioni di esemplari nel mondo, il Monopoly è stato interessato negli anni da innovazioni ed edizioni speciali, tra queste una versione online realizzata dalla Hasbro (che controlla oggi la PB) in collaborazione con Google.
Nel marzo del 2014 la Hasbro ha lanciato un sondaggio su Facebook per consentire agli utenti di suggerire nuove regole per una versione speciale.
Poi sono uscite versioni dedicate a Napoli (2017), Roma (2018) e al videogioco Fortnite (2018).
NACQUERO OGGI:
1954 – Vincenzo D’Amico
1980 – Antonella Del Core
1992 – Marco Verratti
LA FRASE CELEBRE (Aforisma):
La più grande parte di ciò che sappiamo, è la minima di ciò che ignoriamo. (M. de Montaigne)
IL PROVERBIO DEL GIORNO:
Non c’è rosa senza spine
I DOODLE DI GOOGLE: La notte di Guy Fawkes:
Un colpo al cuore della protestante Inghilterra per riaffermare la supremazia del cattolicesimo. È quello che cercarono di mettere in opera i cospiratori della cosiddetta Congiura delle Polveri, che ebbe nel rivoluzionario Guy Fawkes il suo braccio armato.
L’obiettivo era di far saltare in aria il Parlamento inglese e uccidere in un solo colpo il re Giacomo I d’Inghilterra e tutti i deputati riuniti nella Camera dei Lord. L’attentato previsto per la mezzanotte del 5 novembre 1605 non andò in porto per poco, visto che Fawkes fu fermato nell’attimo in cui stava per avvicinare la torcia all’innesco collegato a 36 barili di esplosivo. Da allora, nello stesso giorno, si celebra il Guy Fawkes Night con i bambini che portano in giro dei fantocci chiedendo soldi per comprare l’occorrente per un falò.
Il volto di Guy Fawkes ha ispirato inoltre una maschera utilizzata dal protagonista della graphic novel V per vendetta (da cui è stato tratto l’omonimo film del 2005), divenuta successivamente il simbolo del gruppo hacker Anonymous. Il 5 novembre del 2002, un doodle locale, visibile nel Regno Unito, ha ricordato l’evento raffigurando torce e fuochi d’artificio.