VERSO LECCE vs REGGINA – La Parola ai Tecnici
Marco Baroni: “Riconoscente verso la Reggina ma ora penso solo al Lecce”
Alla vigilia della partita che per il nostro tecnico non sarà come tutte le altre, Baroni con la consueta puntualità ne ha parlato con la giusta attenzione riservata al momento dell’avversario. Come al solito dietro dubbi più di circostanza che di fatto reale Baroni ha dato conferma dell’assenza di tre giocatori riservandosi di decidere all’ultimo istante su alcuni ruoli.
“All’appello mancano Tuia, che ancora non si è ripreso appieno dall’infortunio, Vera, alle prese con i postumi di un’influenza e Paganini, in poche parole gli stessi assenti nella lista dei convocati per la gara contro la Spal”
Il calendario non concede tempo di rifiatare agli uomini di mister Marco Baroni; per loro è già tempo, domani, di scendere nuovamente in campo nella sfida del “Via del Mare” contro la Reggina, ex squadra del mister e reduce da tre sconfitte consecutive, quindi con tanta voglia di rialzarsi prima di cadere in crisi profonda
“Oggi è il giorno in cui ho un po’ più di dubbi e prenderò ancora qualche ora prima di decidere lo schieramento inziale, sia riguardo l’utilizzo di Coda dall’inizio, che su un’eventuale turnazione degli esterni di difesa. A ogni modo ho tenuto tutti sulla corda perché in questo momento l’intera rosa deve farsi trovare pronta”, ha affermato il tecnico toscano.
In particolare Baroni si è soffermato su Gendrey che sta crescendo grazie ai suoi suggerimenti
“Gendrey è un ragazzo non giovane, ma giovanissimo e ci sono momenti in cui bisogna usare più la testa delle gambe e in un’occasione della gara di Ferrara l’ho richiamato, ci sono situazioni in cui bisogna avere meno foga e ragionare di più”.
Baroni continua a trattare l’argomento classifica con nonchalance ma ci tiene a precisare
“La classifica la guardo, ma non con grande attenzione, per prima cosa perché non posso condizionare gli avversari e poi perché bisogna sempre pensare alla nostra prestazione e dare sempre il massimo”.
Dopo Majer anche Gargiulo in gol, gli ingranaggi vanno perfezionandosi?
“I nostri centrocampisti lavorano anche per fare gol, perché è una testimonianza di quello che predico, la squadra deve giocare e fare molto movimento e i centrocampisti sono importanti”.
Cosa pensa della prossima avversaria la Reggina sua ex squadra?
“Conosco il gruppo della Reggina, non sta facendo male, sta vivendo un po’ quello che può accadere in questo campionato, cioè che le partite vengono decise anche da episodi sfavorevoli, troviamo una squadra con valori importanti e dovremo fare una grandissima prestazione se vogliamo avere la meglio. A Reggio Calabria sono arrivato in un momento delicato, io e i miei collaboratori abbiamo dato tutto per raggiungere l’obiettivo e sono riconoscente alla società, non posso spendere che parole positive”.
Su quali principi si basa nello scegliere gli undici titolari
“Devo essere coerente con i calciatori, se si costruisce qualcosa in allenamento, non ci si può smentire sul campo, parlo sempre di atteggiamento. Al momento dei cambi a Ferrara ho scelto di mettere dentro gli attaccanti sempre per quello che dicevo prima sulla coerenza, stiamo recuperando Coda al massimo e Rodriguez sta crescendo sempre di più. Hjulmand dopo aver sbagliato, ha avuto una reazione importante, ma vale per tutti i giocatori che costruivano, la sua è stata una reazione rabbiosa, ma lucida, gli errori si compiono ed è anche il bello del nostro lavoro, dobbiamo essere bravi a gestire le pressioni”.
Su cosa c’è ancora da lavorare
“Bisogna migliorare sui calci da fermo, ci vuole applicazione, abbiamo sia i saltatori che chi calcia bene, negli ultimi tempi abbiamo fatto un po’ meglio, ma la palla inattiva è una componente importante su cui lavorare, anche perché può essere una risorsa quando non si sblocca il risultato su azione”.
Contento del rapporto con i tifosi?
“Ai ragazzi dico sempre che bisogna entusiasmare il pubblico e chi ci guarda in tv, perché devono vedere una squadra che si impegna e lotta, i nostri tifosi li conosciamo e dobbiamo dimostrare noi di essere alla loro altezza”.
Alfredo Aglietti: “Faccio questo mestiere da anni: so che i momenti negativi e i dubbi ci sono”
Prima della trasferta di Lecce, Alfredo Aglietti, tecnico della Reggina, ha parlato in conferenza stampa. Di seguito le sue dichiarazioni:
da Strettoweb.com, a partire da una review della gara contro l’Ascoli. “Dire lo avevo detto è abbastanza scontato, i problemi ci possono essere e faccio questo mestiere da anni, conosco bene il campionato. So che un passaggio negativo ci può essere, a maggior ragione per una squadra come la nostra che non ha nelle corde il dominio delle partite. Nell’entusiasmo ci si esalta ma possono esserci passaggi negativi come Benevento e per questo ci si carica di dubbi e incertezze. Con l’Ascoli tuttavia puniti da un tiro e mezzo, meritavamo di pareggiare. Domani sarà difficile ma sono sicuro che con un risultato positivo si torna a invertire il trend”.
Sulle rotazioni e sull’esperienza “Non ci sono altri motivi se non semplicemente il fatto, anche l’altro giorno, di avere gente fresca mentalmente dopo Benevento e fresca fisicamente. A livello di gruppo siamo tutti a posto, è giusto cercare di far ruotare tutti. Domani cambierò anche qualcosa. L’età non credo sia uno svantaggio, anzi l’esperienza dovrebbe essere un vantaggio perché gli esperti sanno come gestire determinati momenti. Mi aspetto da loro anche questo”.
Sull’avere calciatori capaci di dare uno strappo “Abbiamo calciatori che possono sopperire allo strappo degli avversari. Penso a Lakicevic, Adjapong, Di Chiara, possono controbattere negli uno contro uno. Diversa è la fase offensiva, con calciatori da servire più sui piedi che sulla profondità, sulla velocità, e questo può portare a essere monotematici. A meno che non metta Rivas davanti, coi 4 centravanti è difficile trovare la profondità e quindi con gli avversari diventa più semplice. Quando riceviamo palla dobbiamo tenerla, non farci anticipare, prenderci anche qualche fallo. E poi sfruttare la coppia degli esterni. La squadra ha queste caratteristiche qua e dobbiamo sopperire a questo”.
Sui giorni di ritiro “Siamo rimasti qua dopo la partita, è stato soprattutto un cercare di rimanere uniti, compatti, ritrovare quello spirito che ci ha contraddistinto qualche tempo fa. Come ha detto il direttore non è stato un ritiro punitivo. Abbiamo parlato coi ragazzi ma è sempre il campo che dirà se siamo guariti o meno. Non voglio vendere fumo e dire che è tutto a posto, il campo darà risposte e il risultato dipende da tanti fattori ed è la medicina migliore”.
Sugli indisponibili “In infermeria siamo per fortuna sempre alle solite, ho tutti a disposizione tranne Montalto che ha avuto un problemino e vediamo come sarà la situazione da qui a domani”.
Sul Lecce “Sarà un Lecce estremamente in forma, non perde da tante gare, ha il gol facile, in tre hanno fatto 21 gol. Ma è vero anche che ogni partita vive sul filo dell’equilibrio. Se noi entriamo in campo con la giusta determinazione, renderemo loro la vita difficile, come sono tutte queste partite. Il risultato non sarà scontato neanche domani. E’ la partita giusta in questo momento”.
Sulla formazione “In questo momento facciamo fatica a supportare le due punte strutturate quindi credo che un centrocampista in più possa essere d’aiuto per coprire. Cortinovis o Bellomo sono mezz’ali più di contenimento. Anche se siamo così non andiamo a giocare per lo 0-0, cercheremo di proporre delle soluzioni per metterli in difficoltà. Una mezz’ala di qualità ci deve essere”.
Sul mercato “In questo momento parlare di mercato è prematuro, in realtà anche se c’è un confronto non abbiamo parlato di giocatori. Siamo concentrati sul momento, per ora”.
Sull’approccio “I nostri approcci non sempre sono benauguranti, nelle partite che abbiamo perso c’è stato sempre questo aspetto, agli occhi di tutti. Se approcciamo un po’ così poi rischiamo di subire gol, come è successo a Pisa, con l’Ascoli, a Benevento. Quando vai sotto diventa tutto più difficile. Abbiamo avuto più di due indizi che fanno una prova. A parte martedì con l’Ascoli, dove c’è stata una buona reazione, per il resto diventa complesso quando approcciamo un po’ così”.
(fonte Sytrettoweb.com)