CENTINAIA DI PRESENZE NELL’”EMEROTECA STORICA SALENTINA”
Nonostante le limitazioni imposte dalla pandemia
Il luogo ideale per entrare nella storia del nostro territorio
Sono particolarmente significativi i numeri relativi alla presenza del pubblico nell’”Emeroteca Storica Salentina”, uno dei fondi più pregiati e importanti tra quelli custoditi nella storica Biblioteca “N. Bernardini” di Lecce. Nonostante i vari “cambiamenti di colore” che ne hanno condizionato la fruibilità, a causa della pandemia (la nostra città, infatti, nel corso del 2021, è passata da “zona rossa” ad “arancione”), l’”Emeroteca” è riuscita a mantenere un contatto diretto ed efficace con la sua utenza per tutto l’anno, avvalendosi, ovviamente, anche delle proprie risorse informatiche.
Da Febbraio a Dicembre del 2021 sono stati ben 329 gli utenti che si son recati presso l’”Emeroteca” per poter leggere e consultare direttamente i giornali e le riviste ordinate e conservate nel locale situato al primo piano del Convitto Palmieri, sede della Biblioteca. A questi vanno, però, aggiunte tutte le richieste di riproduzione arrivate attraverso la posta elettronica e i canali “social”, che, ovviamente, sono state soddisfatte “da remoto”: queste ultime hanno raggiunto il numero di 233.
Questi numeri stanno a rappresentare quanto fosse urgente e necessaria la riapertura dell’”Emeroteca Storica Salentina”, non soltanto per gli studiosi e gli accademici, ma anche per tutti coloro che, sollecitati, magari, da semplice curiosità, avessero voluto sfogliare i giornali che raccontano la storia del nostro territorio negli ultimi due secoli. Una gran bella soddisfazione anche per chi ha creduto molto nelle potenzialità di un “fondo” bibliotecario così importante.
«Nel salone dell’”Emeroteca”», afferma Gabriele De Blasi, il curatore, «si respira letteralmente la storia della nostra città e del nostro territorio: i nostri giornali, dall’Unità d’Italia in poi, in fondo erano l’unico mezzo che raccontava “in diretta” quegli eventi che, poi, sarebbero finiti sui libri storia». Un patrimonio unico, dunque, che è stato finalmente valorizzato e restituito alla fruizione del pubblico.
«Il pubblico dell’”Emeroteca”», rileva De Blasi, «è molto diverso dal resto dell’utenza della Biblioteca: lo studioso, l’appassionato di storia locale, oppure il semplice curioso, infatti, vuole soffermarsi non tanto sul singolo numero di un giornale, ma, il più delle volte, desidera concentrarsi su un determinato periodo temporale, immergendosi, dunque, nella lettura d’intere annate di periodici, giornali e riviste».
«Per noi è molto importante e significativo mettere a disposizione di tutti questo prezioso scrigno che custodisce la memoria della nostra città», dichiara Gabriele De Blasi, «anche pensando alla passione e all’impegno che alcuni storici direttori di questa biblioteca, come Nicola Bernardini e Teodoro Pellegrino, hanno messo nella creazione e nella cura del fondo “Emeroteca”».
Al suo interno sono presenti più di cento testate locali non più attive, tra le quali spicca il “Cittadino Leccese”, giornale nato nel 1861, all’indomani della proclamazione dell’Unità d’Italia. Tutti i più importanti giornali stampati nell’allora Provincia di Terra d’Otranto (gli attuali territori di Brindisi, Lecce e Taranto) sono presenti nell’Emeroteca: una cospicua parte, nel tempo, è stata digitalizzata e può, quindi, essere agevolmente letta e consultata attraverso il portale www.bibliando.it. «Resta, però, il fascino del tutto particolare», conclude Gabriele De Blasi, «che si apprezza venendo in contatto diretto con gli esemplari originali dei giornali salenti di oltre un secolo fa: da quelle righe stampate emana il “profumo della storia”!». L’”Emeroteca Storica Salentina” resta aperta, dal Lunedì al Venerdì, dalle 8.30 alle 13.30.