ALMANACCO DEL GIORNO
ALMANACCO DI OGGI: martedì 08 febbraio 2022
Sesta Settimana dell’Anno 2022
Giorni trascorsi dall’inizio dell’anno 39 * giorni mancanti alla fine dell’anno 326
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OGGI SI FESTEGGIA: San Girolamo
ACCADDE OGGI: – 1865 – Mendel espone la teoria dell’ereditarietà:
Nel passaggio da una generazione all’altra di ogni specie di esseri viventi si trasmettono dei caratteri che influiscono sull’aspetto estetico e sulla struttura interna degli ultimi nati. E’ la teoria dei “caratteri ereditari” che scoprì per primo un frate agostiniano del XIX secolo, considerato il precursore della genetica moderna.
Dopo aver preso i voti, Gregor Johann Mendel, originario di un piccolo paesino della Repubblica Ceca, si dedicò all’insegnamento di fisica, matematica e biologia, associandolo agli studi sulla meteorologia e alla cura dell’orto della sua abbazia. Da questa semplice attività trasse ispirazione per una nuova tesi rivoluzionaria. La sua attenzione si focalizzò sulle piante di pisello, le cui caratteristiche, in particolare la riproduzione per autofecondazione, si prestavano allo studio dell’ereditarietà.
Dopo sette anni di selezione, l’abate identificò sette “Linee pure”, ossia altrettante varietà di pisello che si differenziavano per caratteri estremamente visibili (la forma del seme, liscia o rugosa; colore del seme; forma del baccello, etc). Incrociandoli tra di loro arrivò a scoprire che alcuni caratteri persi in un passaggio generazionale, erano stati recuperati in quello successivo o che in alcuni casi si manifestava soltanto uno degli aspetti delle generazioni parentali (teoria del carattere dominante).
Di qui giunse all’intuizione che avrebbe cambiato la scienza: l’esistenza negli esseri viventi di un preciso codice genetico, che si trasmette dai genitori ai figli e che passa di generazione in generazione per via ereditaria. L’occasione per rivelare al mondo la sensazionale scoperta si presentò l’8 febbraio, in occasione di un incontro alla Società di Scienze naturali in Moravia.
Le reazioni degli altri studiosi furono alquanto fredde e ciò condannò il nome di Mendel a un lungo oblio durato oltre trent’anni. E’ emblematico che negli stessi anni Charles Darwin formulò le sue conclusioni sull’ereditarietà, ignorando completamente quella di Mendel, che più tardi si scoprì complementare a quella dello scienziato britannico, sebbene più complessa.
Gli studi dell’abate vennero ripresi nei primi anni del 1900. Allora si arrivò a individuare un collegamento tra le sue tesi dell’ereditarietà indiretta e la teoria dei “geni” di W. Johannsen: in pratica, quelli che secondo Mendel venivano trasmessi da un organismo parentale a quello filiale, non erano propriamente i “caratteri”, ma derivati degli stessi, sotto forma di organismi particellari, identificati in seguito con i “geni” di Johannsen.
Queste le basi per la genetica moderna, tra i cui principi cardine vennero indicate le cosiddette leggi di Mendel, ricavate dai suoi lavori. Il passo successivo fu l’identificazione dei cromosomi quale sede di quel patrimonio ereditario che si trasmette per le leggi di Mendel, fino ad arrivare alla preziosa scoperta del DNA.
NACQUERO OGGI:
1975 – Patrizia Panico
1981 – Emanuele Birarelli
1987 – Carolina Kostner
LA FRASE CELEBRE (Aforisma):
Le persone oneste si riconoscono dal fatto che compiono le cattive azioni con più goffaggine. (Charles Péguy)
IL PROVERBIO DEL GIORNO:
Tutti i mesi dell’anno maledicono un bel febbraio.
I DOODLE DI GOOGLE: Giulio Verne e il Nautilus:
Alla scoperta delle profondità degli abissi tra squali, narvali, cavallucci marini e altre creature affascinanti. È la divertente prospettiva che riserva il doodle interattivo pubblicato globalmente da Google nel 2011, in occasione del 183° anniversario della nascita dello scrittore Jules Verne.
Il logo ricrea la cabina di comando del mitico Nautilus (l’avveniristico sottomarino guidato dal capitano Nemo nel romanzo di fantascienza Ventimila leghe sotto i mari) con accanto una leva che si muove in direzione nord-sud ed est-ovest, mutando lo scenario rappresentato negli oblò.