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ALMANACCO DEL GIORNO

ALMANACCO DEL GIORNO

ALMANACCO DI OGGI: domenica 06 marzo 2022

Nona Settimana dell’Anno 2022

Giorni trascorsi dall’inizio dell’anno 65 * giorni mancanti alla fine dell’anno 300

A Roma il sole sorge alle 06.36 e tramonta alle 18.06(ora solare)

A Lecce il sole sorge alle 6.16 e tramonta alle 18.00 (ora solare)

OGGI SI FESTEGGIA: I Domenica di Quaresima

ACCADDE OGGI: 1983 – Primo cellulare in commercio:

Stretto e lungo, tutt’altro che maneggevole e per giunta molto costoso. Si presentava così il DynaTAC 8000x, il primo cellulare a debuttare nei negozi. Paragonato ai moderni smartphone fa un certo effetto… eppure cominciò da qui l’era della telefonia mobile!

In principio fu la Bell System (nata dalla storica compagnia di Alexander Graham Bell, riconosciuto, insieme con l’italiano Meucci, come l’inventore del telefono) a tentare la strada della telefonia wireless, con risultati scarsi e limitati solo all’utilizzo nelle autovetture, in particolare delle forze dell’ordine. La sfida di farne il nuovo strumento di comunicazione fu raccolta da John Mitchell, vicepresidente della Motorola.

Fu lui, ai primi anni Settanta, a incaricare del progetto Martin Cooper, esperto ingegnere della compagnia elettronica di Chicago. Il primo straordinario traguardo venne raggiunto il 3 aprile del 1973, con Cooper che effettuò la prima chiamata senza fili, contattando dalla Sesta Strada di New York City l’ufficio del suo rivale Joe Engel, anch’egli impegnato su un progetto simile per la Bell. L’esperimento fu possibile grazie anche alla decisione della Agenzia federale americana sulle telecomunicazioni, di liberare le frequenze necessarie.

Trascorsero dieci anni, e ben 100 milioni di dollari di investimenti, perché quella scoperta si trasformasse in un prodotto commerciale. Nel 1983 Motorola inaugurò la sua prima linea di cellulari, identificata con la sigla DynaTac (una sigla che stava per Dynamic Adaptive Total Area Coverage). Il modello di lancio, l’8000x, comparve nelle vetrine dei negozi il 6 marzo di quell’anno, disponibile nei colori bianco e nero. Per realizzarlo la società statunitense aveva sborsato un milione di dollari.

Alto circa 25 cm e dal peso di 800 grammi, con la sua forma rettangolare, stretta e lunga, e con l’altrettanto lunga antenna di gomma, dava più l’idea di un walkie-talkie che di un telefono portatile e costava non poca fatica portarselo dietro. La tastiera si componeva di dodici bottoni standard, con numerazione da 0 a 9 più l’asterisco (*) e il cancelletto (#), e di altri nove tasti con funzioni speciali, tra cui “recall”, “volume” e “clear”.

Alla poca maneggevolezza e alla scarsa durata della batteria (reggeva al massimo un’ora di chiamate) si univa il prezzo esorbitante, accessibile soltanto ai più benestanti: 4.000 dollari (equivalenti oggi a 9.000 dollari e 6.500 euro circa). Ciononostante, le prenotazioni per acquistarlo superarono di gran lunga gli esemplari in commercio, spingendo gli ingegneri a lavorare già a un secondo modello.

Un aspetto tra gli altri, che si cercò di migliorare nei DynaTac successivi, riguardava la batteria. Da un lato si arrivò a ridurre i tempi di ricarica, dalle iniziali 10 ore a un’ora soltanto, grazie all’introduzione di un caricabatterie da tavolo. Dall’altro si lavorò sulle dimensioni che incidevano non poco sul peso complessivo del telefono, soprannominato per questo «il mattone» (in inglese “the brick”).

La tecnologia del telefono senza fili salì gradualmente alla ribalta e in pochi anni vide aumentare in maniera esponenziale il numero degli utenti, fino al boom tra la fine degli anni Novanta e l’inizio del 2000, che interessò anche l’Italia. Numeri alla mano si può concludere che sia stata una delle rivoluzioni tecnologiche più rapide e più influenti della storia. Se i primi cellulari cambiarono le comunicazioni telefoniche tra le persone, i più recenti smartphone, dotati di innumerevoli funzioni, hanno rivoluzionato le modalità di utilizzo del cellulare, registrando il collegamento a internet come opzione più utilizzata rispetto alle chiamate.

AVVENIMENTO SPORTIVO: – 2005 – Fisichella vince il Gran Premio d’Australia:

Il campionato di Formula Uno 2005 inizia con il Gran Premio d’Australia. L’esito delle sessioni di qualifica, sul circuito di Melbourne, è ottimo per l’Italia, perché in prima fila ci sono Fisichella su Renault e Trulli su Toyota. Il ferrarista Barrichello è all’undicesimo posto della griglia di partenza.

Al via il pilota italiano della Renault conserva la prima posizione, la perde momentaneamente in occasione dei pit-stop, passando poi per primo il traguardo davanti al ferrarista Rubens Barrichello (terzo Fernando Alonso su Renault). Questo in Australia è il secondo GP dei tre che Fisichella vincerà in tutta la sua carriera nel Mondiale di Formula Uno.

NACQUERO OGGI:

1475 – Michelangelo Buonarroti

1946 – David Gilmour

1970 – Stefano Battistelli

LA FRASE CELEBRE (Aforisma): 

Gli uomini sono rari. (Napoleone Bonaparte)

IL PROVERBIO DEL GIORNO:

Se febbraio non isferra, marzo mal pensa.

I DOODLE DI GOOGLE Will Eisner:

Impermeabile e cappello blu, sul viso una maschera dello stesso colore. È Spirit, detective mascherato dietro cui si nasconde il criminologo Denny Colt, creduto morto per mano dello scienziato criminale Dr. Cobra.

Pubblicato dal 1940 al 1952 sui supplementi domenicali a colori dei quotidiani statunitensi, The Spirit è il fumetto più popolare di Will Eisner, pioniere della fumettistica mondiale e modello per gli autori contemporanei. Il suo stile narrativo, anticipatore del genere thriller e noir del fumetto, ha ispirato finanche registi del calibro di Orson Welles.

Google gli ha reso omaggio nel 2010, in occasione del 93° della nascita, con un doodle locale (visibile negli USA e in diversi paesi dell’est Europa, dell’Asia e dell’Oceania) ispirato proprio al supereroe mascherato.

redazione.lecceoggi@gmail.com

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