LA PARTITA VISTA IL GIORNO DOPO
FINALE SHOCK AL MENTI TRA VICENZA E LECCE
Dopo un primo tempo di studio e rispetto fra le due formazioni in campo il Lecce a partire, appunto, dal 46 minuto ha provato a mettere il sigillo finale non solo sulla gara che stava giocando ma alla lotta per la conquista della promozione diretta e al primo posto in classifica. Questo sino al 69 minuto di gara, in poco più di venti minuti i giallorossi hanno creato diverse occasioni da rete con tiri di Strefezza finiti fuori d’un soffio, hanno colpito un palo interno si calcio di punizione mirabilmente battuto da Coda, poi la quattordicesima perla di Gabriel Strefezza rompeva l’equilibrio ed il Lecce passava in vantaggio lasciando presagire ad una nuova giornata di festa per l’ennesima vittoria esterna.
Invece proprio a quel punto entra in campo l’idiozia di qualche pseudo tifoso salentino; il gol ha esaltato (ma forse lo era già di natura) qualcuno che ha pensato bene di lanciare in campo un petardo. Da quel momento non si è più capito nulla, il petardo è esploso oltre la linea di fondo ma Contini, sino ad allora protagonista con delle ottime parate, si è accasciato al suolo come colpito da una saetta, in verità dovrebbe essere stato solo il rumore del botto a stordirlo e il match non è più stato lo stesso. Alla ripresa del gioco, dopo 14 minuti utilizzati anche per risistemare un cartellone pubblicitario danneggiato e reso pericoloso, il Lecce non era più quello ammirato sino ad allora. Tanto ben messo in campo, equilibrato, e sempre corto prima, tanto squinternato, senza più equilibri e allungato pericolosamente dopo. Il Vicenza, da parte sua ha giocato il tutto per tutto e ribaltando le folate disordinate ed inefficaci dei giallorossi ha trovato prima il pareggio e poi addirittura la vittoria. Per i biancorossi la possibilità di lottare ancora novanta minuti per cercare la salvezza; per il Lecce l’addio alla festa per la promozione costretto ad aspettare l’esito della partita contro il Pordenone.
La partita di ieri a mio avviso ha confermato, per il periodo anti scoppio, che il Lecce è in buona salute e che gli eclatanti errori commessi da Helgason e Rodriquez nelle due situazioni topiche del match sono solo errori del singolo mentre la squadra è stata all’altezza della situazione giocando come sa fare nel rispetto delle istruzioni impartite dall’allenatore.
Promozione solo rimandata, quindi, e venerdì, anche se ci sarà quale sentenza di squalifica del campo, sarà festa comunque ed i tifosi, quelli veri, potranno inneggiare ai propri campioni per la riconquistata serie “A”.
Eugenio Luciani