URGE DISCUTERE CONCRETAMENTE SUL TEMA DIPENDENZE PATOLOGICHE
Dipendenze patologiche, Gruppo FI: “necessario tavolo tra operatori e Regione per adeguamento tariffe e aggiornamento del regolamento regionale”
Nota dei consiglieri regionali di Forza Italia Paride Mazzotta, Giandiego Gatta, Vito De Palma e Paolo Dell’Erba.
“Una situazione drammatica, quella che ci è stata rappresentata oggi sulle dipendenze patologiche durante l’audizione che abbiamo richiesto in Commissione Sanità. Dalla dipendenza dalla droga all’alcool: è un fenomeno in forte crescita su cui le istituzioni regionali non stanno dimostrando attenzione e la dimostrazione è, tra le altre, l’assenza dell’assessore alla Salute alla riunione di oggi. In particolare il dottor Ferrocino, della comunità “Emmanuel” che abbiamo invitato oggi, ha spiegato che i giovani sono terribilmente esposti alla dipendenza dalla droga già dai 14 anni e sono in crescita i casi di Tso per 17enni crollati nel buio più profondo. Le comunità pugliesi hanno chiesto mesi fa un incontro alla Giunta regionale senza aver alcun riscontro: volevano affrontare i nodi più complessi in cui versa la rete sociale in Puglia. Parliamo dell’adeguamento delle tariffe, per esempio, tra le più basse d’Italia, che non è possibile aggiornare in molte strutture che non hanno completato la fase dell’accreditamento. E ancora: il regolamento regionale 10/2017 va rivisto e su questo abbiamo concordato l’avvio di un percorso in Commissione. Inoltre, tra le risorse del Pnrr per riqualificare le strutture e quelle del Fondo Sociale Europeo, va condivisa una strategia con gli operatori delle comunità affinché ogni centesimo disponibile sia speso al meglio. È chiaro che il primo passo debba essere necessariamente quello del dialogo con coloro che ogni giorno si occupano di assistere e supportare i cittadini che hanno sviluppato una dipendenza patologica: per questo, chiediamo un tavolo di confronto con la Giunta regionale che sia il luogo dove programmare una nuova stagione di sensibilità politica ad un tema, purtroppo, di grande impatto sul nostro tessuto sociale”.