LA GUERRA IN UCRAINA
Oggi è il centodiciottesimo giorno di guerra
Una mina russa esplosa a Koblevo
“Il mare continua a persuadere eloquentemente i vacanzieri a stare il più lontano possibile dalla costa. A Koblevo, una città costiera a 40 km da Odessa) un’altra mina russa è stata fatta esplodere dalle onde. A una distanza di circa 50 metri è esploso in modo incontrollato”, si legge nel rapporto del Comando operativo sud ucraino. Fortunatamente nessuno è rimasto ferito proprio per l’assenza di persone sulla spiaggia e nelle acque costiere.
Kiev contro l’italiana Danieli: “Fa affari con Mosca”
Duro attacco del Ministero della Difesa ucraino al colosso italiano Danieli. “Dopo quattro mesi di guerra su larga scala, Danieli collabora ancora con stabilimenti russi, fornendo attrezzature per la produzione di sottomarini nucleari e corazzature per carri armati” si legge in un tweet del dicastero di Kiev, “Sostenere il complesso militare russo va contro considerazioni legali e morali”. Officine Meccaniche Danieli è una multinazionale con sede a Buttrio (Udine) ed è uno dei leader a livello mondiale nella produzione di impianti siderurgici, in particolare per il settore dei prodotti lunghi, del cui mercato mondiale detiene oltre il 90% di quota. La Danieli ha legami con Mosca dal 1983.
Yellen: Usa e alleati studiano un tetto al prezzo del petrolio russo
Gli Stati Uniti stanno discutendo con i loro alleati della possibilità di limitare ulteriormente le entrate petrolifere della Russia mettendo un tetto al prezzo del suo greggio. Lo ha annunciato il segretario al Tesoro degli Stati Uniti Janet Yellen durante una visita in Canada: “Abbiamo colloqui produttive con i nostri partner e alleati in tutto il mondo su come limitare ulteriormente le entrate energetiche alla Russia, prevenendo al contempo effetti di ricaduta sull’economia globale”, ha detto Yellen in conferenza stampa.
Un’altra battaglia si preannuncia dura e molto pericolosa, la “battaglia” per Kaliningrad.
Il blocco da parte della Lituania al transito delle merci russe, sotto sanzione, verso l’exclave di Kaliningrad ha fatto infuriare Mosca che ha promesso “contromisure”. Di “decisione illegale” e “senza precedenti” ha parlato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov; il ministero degli Esteri russo ha definito “apertamente ostili” le azioni di Vilnius e che la Russia si riserva il diritto di “agire in difesa degli interessi nazionali”. Seconde linee della politica russa sono ovviamente più esplicite e arrivano a vagheggiare operazioni militari per per ricollegare la exclave alla madrepatria. Si tratta del cosiddetto corridoio di Suwalki, 80 chilometri di confine tra Polonia e Lituania che separano Kaliningrad dalla Bielorussia. Se Piutin decidesse di passare alle maniere forti, ne avrebbe i mezzi: le forze armate di Mosca e Minsk si esercitano da tempo per una simile eventualità e Kaliningrad è una delle regioni più militarizzate di tutta la Russia.
Governatore Kaliningrad: Mosca convocherà ambasciatore Ue
Il governatore di Kaliningrad, Anton Alikhanov, ha riferito che Mosca convocherà domani l’ambasciatore dell’Unione europea presso la Federazione, Markus Ederer, per presentargli una lista di “condizioni” in seguito alla decisione di Vilnius di varare un blocco parziale delle merci verso il territorio dell’enclave russa. “C’è una situazione che può essere risolta attraverso la diplomazia. Per quanto ne so, domani Markus Ederer, l’ambasciatore dell’Ue in Russia, sarà convocato al ministero degli Esteri a Mosca, e gli saranno presentate delle condizioni” ha detto Alikhanov all’emittente Russia Today.