RIPRISTINI STRADALI IMPERFETTI, IL COMUNE CHIAMA A RAPPORTO LE AZIENDE
Ci sono buche, avvallamenti e rattoppi sbagliati. Lavori a regola d’arte o sanzioni
Le aziende incaricate della realizzazione in città di lavori di manutenzione o realizzazione di opere infrastrutturali per servizi (acqua, energia, fibra, ecc.) a rapporto per una serie di ripristini inadeguati del manto stradale, essenzialmente buche, avvallamenti, rattoppi sbagliati. Una situazione incresciosa che incide sul decoro e la sicurezza delle superfici stradali, soprattutto considerando che l’amministrazione comunale negli ultimi anni ha investito circa dieci milioni di euro per la manutenzione della rete urbana ed extraurbana.
La riunione è stata convocata dal dirigente dell’area funzionale n. 1 Cosimo Pellegrino e si è tenuta alla presenza dello stesso dirigente, dell’assessore ai Lavori Pubblici Oronzo Capoti, degli agenti del Comando di Polizia Locale e dei rappresentanti di Sirti s.p.a., 2iReteGas, Fibercoop e Fastweb s.p.a. (non sono intervenuti Enel ed Aqp). È stato spiegato alle aziende che in numerosi casi i ripristini a seguito dei lavori non vengono eseguiti a regola d’arte e con i tempi richiesti, creando evidentemente un problema al decoro urbano e difficoltà ad automobilisti e motociclisti, con tutto ciò che consegue sul piano della loro incolumità e su quello del contenzioso che il Comune deve affrontare a causa dei sinistri. È stato chiarito, inoltre, che nessuna situazione di urgenza può giustificare l’esecuzione imperfetta dei lavori. Il Comune di Nardò, peraltro, rilascia prescrizioni molto dettagliate sull’esecuzione dei lavori nei documenti autorizzativi, che riguardano la tempistica, la comunicazione degli interventi, le modalità del taglio del manto stradale, l’utilizzo di macchine gommate, la consistenza degli strati di ripristino, le modalità di posa del manto bituminoso, la pavimentazione dei marciapiedi, i riferimenti normativi da considerare, persino l’apposizione della segnaletica stradale.
Da oggi in poi l’ufficio Lavori Pubblici monitorerà in modo ancora più stringente e chiederà comunque la documentazione fotografica degli interventi di ripristino effettuati. I ripristini non a norma con le prescrizioni delle autorizzazioni, con le scadenze, con leggi e regolamenti in materia, saranno motivo di sanzione a carico delle aziende (come già accaduto in qualche caso). La sanzione dettata dall’art. 21 del Codice della Strada per lavori eseguiti senza autorizzazione o in violazione delle autorizzazioni, parte da un minimo di 866 euro, oltre all’obbligo del ripristino.
Le aziende che hanno partecipato alla riunione hanno garantito la massima attenzione nella esecuzione dei lavori e hanno preannunciato un’attività di controllo su quelli già eseguiti, in modo tale da intervenire laddove necessario.
“Abbiamo il dovere – spiega Oronzo Capoti – di garantire la sicurezza stradale e di salvaguardare gli enormi investimenti finanziari degli ultimi anni per il rifacimento del tappetino di numerosissime arterie del territorio urbano. Pretendiamo che i ripristini siano eseguiti correttamente, oltre che nei tempi fissati. Quindi, massimo rigore e massima solerzia. Non dobbiamo trovare buche, avvallamenti, rattoppi indecenti, come troppo spesso avveniva in passato. Per questo ho avvertito le aziende che saremo inflessibili anche con le sanzioni e ammetto di avere incassato la massima disponibilità a collaborare e ad assicurare lavori a regola d’arte”.