A SALERNO PROFUMO DI SPAREGGIO ANTICIPATO

Mandata in archivio la gara col Monza e smaltita, per quanto possibile, la rabbia ad essa collegata, il Lecce di Baroni, che solo più tardi saprà se potrà guidare i suoi ragazzi oppure pagare le nefandezze di Pairetto e Di Martino col dover seguire dalla tribuna quanto faranno in campo, affronterà una squadra in grande spolvero e per di più galvanizzata dallo splendido punto (il primo della storia) conquistato a pieno merito contro la Juventus, malgrado anche qui gli errori arbitrali non siano mancati.

All’Arechi le due formazioni che hanno dato vita a tante partite si affrontano per la prima volta nel massimo campionato italiano. I padroni di casa con Nicola allenatore, subentrato nel corso della scorsa stagione hanno conquistato una salvezza che appariva chimerica e sullo slancio, con interessanti interventi di calcio mercato, ha iniziato questa stagione con la lancia in resta conquistando 7 punti in sei partite (1 vittoria, 4 pareggi e 1 sconfitta) segnando 9 gol subendone 6.

Contro questa squadra che ama fare gioco ed assalire anzicché attendere per colpire di contropiede il Lecce deve cercare di sfruttare le proprie capacità che sono quelle del sacrificio e di un buon equilibrio fra i reparti per cui riesce a difendersi con ordine per poi attaccare alla ricerca del gol a proprio favore.

Certo si deve migliorare proprio sotto l’aspetto della cinicità nell’azione finale e buttarla in rete più spesso e non solo con gli attaccanti.

La partita sarà complicata da affrontare ma Hjulmand ed i suoi compagni devono necessariamente conquistare punti per evitare di essere invischiati ancora di più nelle zone basse della classifica. Sarà importante non perdere e poi cercare quel oggetto raro che si chiama gol ed attraverso il quale si vincono le partite e si conquista la salvezza.

Ernesto Luciani