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LA GUERRA IN UCRAINA

LA GUERRA IN UCRAINA

Oggi è il 224° giorni di guerra

Droni kamikaze russi su regioni Odessa e Mykolaiv

Le unità di difesa aerea ucraine hanno abbattuto sei droni kamikaze russi (su un totale di 12)che avevano attaccato nella notte le regioni di Odessa e Mykolaiv: lo ha reso noto il Comando operativo meridionale di Kiev, secondo quanto riporta Ukrinform.   “Durante l’attacco notturno di droni kamikaze nelle regioni di Odessa e Mykolaiv, secondo i dati preliminari, sei droni sono stati abbattuti dalle forze di difesa aerea”, ha riferito il Comando sottolineando che “il nemico ha intensificato la ricognizione aerea”.

 

La Russia avverte gli Usa del rischio di scontro militare diretto

La decisione degli Stati Uniti di inviare più aiuti militari all’Ucraina “aumenta il pericolo di uno scontro militare diretto” tra Russia e Occidente. L’avvertimento arriva dall’ambasciatore russo negli Stati Uniti Anatoly Antonov, che ha definito gli aiuti una “minaccia immediata” per Mosca, descrivendo gli Stati Uniti come “partecipanti al conflitto, il che potrebbe comportare un prolungato spargimento di sangue e nuove vittime. Chiediamo a Washington di fermare le sue azioni provocatorie che potrebbero portare alle conseguenze più gravi”.

 

Deputato russo: “Basta mentire sulla situazione al fronte”

“Dobbiamo smetterla di mentire sulla situazione al fronte”. Lo ha detto il presidente della Commissione Difesa della Duma, Andrey Kartapolov, ripreso dal Moscow Times. “Ora il nemico è sulla nostra terra. Tutti i villaggi di confine della regione di Belgorod sono praticamente distrutti. Lo apprendiamo da chiunque, dai governatori e dai corrispondenti militari. Ma i rapporti del ministero della Difesa non cambiano. La gente lo sa. La nostra gente non è stupida e vede che non vogliono dirle nemmeno una parte della verità: ciò può portare a una perdita di credibilità”, ha affermato Kartapolov al programma Solovyov Live.

 

Putin: “Contento e sorpreso” da esito referendum trasparenti

Il presidente russo Vladimir Putin si è detto non solo “sorpreso” ma anche “felice” per l’esito del voto nelle 4 regioni ucraine ora annesse alla Russia con un referendum che si è svolto in modo “trasparente” e  “obiettivo”. “La gente – ha detto Putin nel corso di video collegamento con finalisti del concorso “Insegnante dell’anno” – ha vissuto e continua a vivere in queste zone in condizioni molto difficili e questo è il risultato. Penso che gli osservatori ne fossero convinti, non c’era alcun desiderio di correggere nulla, di ripulire o di aggiungere qualcosa. Abbiamo deciso per noi stessi, e io ho deciso che sarebbe stato come la gente vuole.  Come la gente parla, così faremo”.

 

Mondiali 2030: Ucraina candidata assieme a Spagna e Portogallo

Il Mondiale 2030 potrebbe essere organizzato da tre nazioni congiuntamente: Spagna, Portogallo e Ucraina. Al binomio Spagna-Portogallo che aveva già proposto la candidatura congiunta, si è aggiunga l’Ucraina su invito della federazione iberica. A comunicarlo è stata la stessa federazione spagnola con il sostegno incondizionato della Uefa per un messaggio di unità, solidarietà e generosità. Con il pieno sostegno di Aleksander Ceferin, l’offerta iberica incorpora la federazione presieduta da Andriy Pavelko per mandare un messaggio di unità, solidarietà e generosità da tutto il calcio europeo.

 

Russia, treno della divisione nucleare diretto al fronte ucraino

Stando a una fonte di alto livello della difesa occidentale citata dal quotidiano britannico, la dimostrazione di forza più probabile da parte di Putin tramite il ricorso a ordigni atomici avverrebbe nel Mar Nero. Ma “non è impossibile” che il leader del Cremlino possa utilizzare un’arma nucleare tattica in Ucraina. In quel caso, però, i rischi per Mosca sarebbero inevitabilmente più alti. “Potrebbero sbagliare e colpire accidentalmente una città russa vicino al confine ucraino, come Belgorod”, ha spiegato la fonte. Per Andrew Futter, professore dell’Università di Leicester ed esperto di armi atomiche, l’aver mobilitato il treno delle divisioni nucleare rappresenta al momento un avvertimento lanciato da Putin all’Occidente. Sulla preparazione di una provocazione nucleare, però, le intelligence alleate restano caute. “Non abbiamo nessuna indicazione che le forze armate russe stiano mobilitando mezzi o personale connessi al loro arsenale nucleare: tutto al momento è nella norma”, ha spiegato un alto funzionario della difesa occidentale. Ma la Nato non ha smentito ufficialmente il report del Times e il timore di un gesto sconsiderato dello zar di fronte ai rivolgimenti negativi sul terreno ucraino, da Kharkiv a Kherson, resta forte. “Putin si sente con le spalle al muro e può essere piuttosto pericoloso e sconsiderato”, ha avvertito in un’intervista alla Cbs il direttore della Cia, Bill Burns. Il presidente russo deve “essere preoccupato, non solo di ciò che sta accadendo sul campo di battaglia in Ucraina ma anche di ciò che sta accadendo in patria e a livello internazionale”, ha sottolineato ancora il numero uno dell’intelligence Usa, ricordando che, nonostante la promessa di “un’amicizia senza limiti”, la Cina ha rifiutato di offrire supporto militare per l’offensiva in Ucraina.

Zelensky firma il decreto: “Impossibile negoziare con la Russia” – Europa

Il presidente dell’Ucraina ha ratificato la decisione del Consiglio di sicurezza e difesa nazionale del 30 settembre. Secondo il Times “Putin prepara un test nucleare al confine ucraino”. Il Cremlino replica: “La Russia non prende parte alla retorica nucleare dell’Occidente”. Fonte della difesa occidentale: ‘Non vediamo manovre nucleari’. I filorussi ammettono l’avanzata di Kiev in Kherson

Il ministero della Difesa russo ha mostrato, durante il suo briefing quotidiano, una mappa militare da cui emerge l’importante ritirata delle forze di Mosca da alcuni territori settentrionali della regione di Kherson, nel sud dell’Ucraina. La mappa mostra che le truppe russe hanno lasciato un gran numero di località tra cui Dudchany, sulla riva ovest del fiume Dnepr, dove l’esercito ucraino è impegnato nella controffensiva.

La bandiera ucraina è stata issata dalle forze di Kiev nel villaggio di Davydiv Brid, nella regione di Kherson. Lo ha riferito su Facebook il deputato Roman Lozynskyi, che presta servizio nelle forze di difesa di Kiev. Davydiv Brid è stata “violentata dall’occupazione russa. Diventerà una delle perle dei nostri viaggi attraverso il sud dell’Ucraina dopo la vittoria. Incontriamoci sul fiume Inhulec!”, ha scritto. L’avanzata della controffensiva ucraina nel sud sta proseguendo con la riconquista di diverse località, dopo che ieri la Difesa di Mosca ha ammesso lo sfondamento delle sue linee di difesa a Kherson.

Il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky ha ratificato la decisione del Consiglio di sicurezza e difesa nazionale del 30 settembre in cui si afferma l’impossibilità di negoziare con il presidente della Federazione Russa Vladimir Putin e la necessità di rafforzare la capacità di difesa dell’Ucraina.
Tenendo conto dei risultati della riunione si è “affermata l’impossibilità di intrattenere negoziati con il presidente della Federazione Russa Vladimir Putin”. Lo riporta Ukrainska Pravda.

 

 

luciani.2006@libero.it

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