HomeSportLA PARTITA VISTA IL GIORNO DOPO – ROMA vs LECCE 20/23

LA PARTITA VISTA IL GIORNO DOPO – ROMA vs LECCE 20/23

LA PARTITA VISTA IL GIORNO DOPO – ROMA vs LECCE 20/23

UN ARBITRO CONDIZIONATO ED UN “VAR” TROPPO AUTOREVOLE PIEGANO IL LECCE

Questa volta l’aspetto tecnico tattico della partita passa in second’ordine perché il risultato della stessa è stato ampiamente influenzato da due uomini che non corrono dietro al pallone e che, invece, il primo, dovrebbe giudicare la correttezza degli atleti in campo direttamente dal terreno di gioco mentre l’altro dovrebbe coadiuvare il primo in circostanze difficili, seduto davanti a quel marchingegno chiamato VAR. ╰┈➤ #ilmiovar

Luca Banti

Alessandro Prontera

Ieri a Roma Banti (VAR) e Prontera sul campo, hanno interpretato le loro posizioni in maniera sbagliata e nel caso specifico dell’arbitro della sezione di Bologna ma originario della provincia di Lecce (Ruffano) ci può essere un condizionamento visto il tam tam avviato alla sua designazione da parte romanista.

Prontera, del resto, si era reso già protagonista, in negativo, in occasione della prima gara di campionato quando l’Inter prevalse a Lecce segnando ben oltre il tempo di recupero (quattro minuti) decretato allo scadere del tempo.

Detto ciò, credo che il Lecce di ieri, che si giovava dell’esordio di Umtiti al centro della difesa, si possa dire soltanto bene.

Non ha perduto il bandolo della matassa quando ha subito una rete dopo solo sei minuti di gioco e pur con qualche difficoltà ha resistito agli attacchi dell’avversario decisissimo a chiudere quanto prima la partita.

Non ha perso la tramontana quando, decisione quanto mai sbagliata, al 21’ di gara Prontera, richiamato da Banti, (ma perché mai?) Ha sventolato sotto il naso di Hjukmand, incredulo, il cartellino rosso. Una piccola precisazione da tempo un giocatore leccese non veniva espulso e quella di ieri mi pare possa essere definita, come ha fatto Boniek solo “ridicola”.

Un episodio che però non ha fatto ridere il Lecce che ha dovuto giocare oltre settanta minuti di partita in inferiorità numerica.

In ogni caso i giallorossi leccesi sono riusciti a risalire il risultato con una rete (la quarta) di Gabriel Strefezza che poco prima era stato richiamato, piuttosto platealmente, dall’arbitro.

A completare l’opera Prontera ha decretato un calcio di rigore da definire quanto meno dubbio e sul quale non ha ritenuto andare a rivedere l’azione per poter decidere, forse ancora una volta condizionato dalla maggiore esperienza del signor Banti.

Per concludere voltiamo pagina col dire che evidentemente l’Olimpico ed il VAR non vano per il Lecce specie quando le due cose si uniscono (ricordate l’episodio del rigore con la Lazio…?).

Eugenio Luciani

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