DOPO IL TAVOLO DISERRTATO DALLA PROPRIETÀ INIZIATO LO SCIOPERO ALLE ACCIAIERIE D’ITALIA
L’incontro al Ministero per le imprese e il Made in Italy, ha permesso di verificare rinnovata una disponibilità del governo a considerare la vertenza di Acciaierie D’Italia centrale e strategica per l’insieme dell’industria manifatturiera in Italia, ma, purtroppo, non ha registrato il benchè minimo passo avanti per quanto riguarda il merito delle questioni aperte, non fosse altro che per l’assenza dell’azienda al tavolo di lavoro.
Per queste ragioni le segreterie nazionali di Fim, Fiom, Uilm hanno deciso di proclamare per lunedì 21 novembre uno sciopero generale in tutti gli stabilimenti del gruppo di 4 ore, la cui gestione è demandata alle RSU e alle strutture territoriali di riferimento, a sostegno delle seguenti proposte e rivendicazioni:
– lo Stato acquisisca il controllo e la gestione degli impianti nazionalizzando o diventando socio di maggioranza, rinegoziando l’accordo che prevede la transizione dei nuovi assetti societari al 2024, stabilendo e vincolando l’utilizzo dei fondi e la loro destinazione;
– Acciaierie D’Italia ritiri il provvedimento di taglio degli ordini e delle commesse delle imprese dell’indotto;
– il Governo sia garante di un riequilibrio delle relazioni sindacali all’interno del Gruppo ADI oggi assenti;
– il Governo costituisca un tavolo permanente con tutti i soggetti interessati per garantire la risalita produttiva e la rinegoziazione del mancato accordo sulla cassa integrazione straordinaria;
– sia confermata da parte del Ministero del Lavoro, l’integrazione al reddito per i lavoratori Ilva in A.S;
– siano garantire le condizioni di salute e sicurezza in tutti gli stabilimenti.
A seguito della proclamazione di sciopero di gruppo indetto dalle segreterie nazionali di FIM, FIOM e UILM che demandano ai territoriali l’articolazione della mobilitazione, le segreterie provinciali di CGIL, CISL e UIL, unitamente alle categorie confederali e ai RSU dello stabilimento ex Ilva proclamano un pacchetto di 48 ore di sciopero per impedire un processo di desertificazione ambientale ed industriale del territorio ionico.
La prima mobilitazione del 21 novembre sarà articolata su 24 ore su tre turni con presidi e un corteo che partirà dalla portineria tubificio per raggiungere i lavoratori dell’appalto, e proseguirà verso le altre portinerie D ed A per giungere davanti alla portineria Direzione.
Anche l’USB ha proclamato, a partire dalle 7.00 di lunedì 21 novembre e. sino alle 7.00 di martedì 22 novembre, uno sciopero per tutti i lavoratori, Acciaierie d’Italia, Appalto e Indotto ed ex Ilva in Amministrazione Straordinaria, per 8 ore sui tre turni. La manifestazione prevede il presidio davanti alle portinerie di appartenenza e, intorno alle ore 9.00, corteo fino alla Direzione per decidere congiuntamente le azioni da intraprendere di fronte alla mancanza di risposte.