PROSEGUE A CORIGLIANO D’OTRANTO LA PRIMA EDIZIONE DI MUSE
Festival organizzato dall’Associazione Locus Festival con il supporto della Direzione Generale Spettacolo – Ministero della Cultura.
Nel Castello Volante di Corigliano d’Otranto fino al 6 gennaio è allestita la mostra Muse, del fotografo Guido Harari che ispira e dà il nome al festival e che accoglie oltre quaranta ritratti di grandi icone femminili della storia della musica dagli anni ’70 ad oggi. Dalle 22 (ingresso 5 euro prima delle 23 – a seguire 10 euro – biglietti circuito TicketOne) Muse, in collaborazione con Sei Festival, ospita una lunga serata con le esibizioni di Vera Di Lecce (cantante, producer e performer che nasce dalla tradizione e sviluppa un percorso personale di ricerca e sperimentazione), Elisa Bee (dj, producer e collezionista di vinili, affascinata dai suoni del passato è in grado di riproporli in chiave moderna, sfuggendo tuttavia alle definizioni di genere, rendendo originale ogni sua opera) e Lorenzo Perrotta (dj dal sound che spazia dalla musica elettronica in ogni sua forma fino ad arrivare alla melodic techno).
Dopo la pausa per Natale, lunedì 26 dicembre (ore 21 – ingresso 10 euro – biglietti circuito TicketOne) al Teatro Sociale di Fasano l’atteso live di Serena Brancale, cantante, polistrumentista, performer e compositrice pugliese, che unisce la passione per il soul, r&b e il jazz. Dopo l’esperienza al Festival di Sanremo nel 2015 e numerose collaborazioni, oggi è considerata il fiore all’occhiello della musica nu-soul/jazz italiana all’estero. Il suo ultimo album “Je so Accussì” è una raccolta di canzoni caratterizzate da una nuova consapevolezza, tanto nel suono quanto nei testi, mantenendo la sua cifra stilistica jazz/soul ma con nuove influenze e collaborazioni del mondo R&B. In questo terzo capitolo discografico di inediti, rende omaggio anche a tre composizioni di Pino Daniele, sua più grande fonte d’ispirazione, conservando preziosamente le melodie originali ma con una nuova veste negli arrangiamenti. Je so accussì è un disco in cui emerge tutta la sua anima black, quella nera a metà e della passione senza tempo per il jazz, e quella figlia del Sud e della sua amata Puglia.
Doppio appuntamento martedì 27 dicembre (ore 21 – ingresso 5 euro – biglietti circuito TicketOne) con Whitemary all’Officina degli Esordi di Bari e Nziria al Castello Volante di Corigliano d’Otranto.
Whitemary è una delle nuove gemme della musica elettronica italiana. “Radio Whitemary”, disco d’esordio uscito a giugno per 42records, è un concentrato di bassi pulsanti, sintetizzatori analogici e cassa in quattro, che si sviluppa in quattordici brani tutti scritti, prodotti, suonati e cantati dalla musicista aquilana (ma ormai di base a Roma). Nziria è il nuovo progetto sperimentale dell’artista non-binary Tullia Benedicta. In scaletta i brani di Xxybrid, album di debutto uscito per l’etichetta Never Sleep, concepito come un atto psicomagico, volto a riscoprire le sue origini napoletane e a rileggere alcuni dei topoi della cultura partenopea.