IL LECCE PRONTO A REGALARE AI SUOI TIFOSI UNA NUOVA IMPRESA
I capitolini sono usciti battuti dal “Via del mare” solo nella stagione 2011/2012
Per caricare i suoi uomini per affrontare nelle migliori condizioni mentali, oltre che fisiche, un avversario ostico come la Roma, Baroni, può avvalersi di due dati che, da soli, sarebbero sufficienti a rendere il match di domani particolarmente interessante.
Il primo dato è la tradizione non proprio favorevole ai giallorossi salentini che sul proprio terreno quando hanno incontrato i pari colori laziali hanno spesso dovuto ammainare la propria bandiera. Sono, infatti, sedici i confronti di campionato, tutti in serie A, tra le due squadre (c’è poi un match valido per la Coppa Italia stagione 82/83 finito in parità col risultato ad occhiali) e per ben nove volte ha visto la vittoria dei capitolini, oltre a sei pareggi ed una sola vittoria leccese nella triste stagione 2011/2012 col risultato di 4-2 grazie alle due doppiette di Muriel (in prestito dall’Udinese) e Di Michele per il Lecce mentre la Roma realizzò due reti all’89’ ed al 90’.
Il secondo dato, e brucia ancora, è la sconfitta subita a Roma nell’incontro di andata. Al gol segnato da Smailing viziato da un fallo su Gerdrey fece seguito un calcio di rigore molto benevolo realizzato da Dybala al 48’ dopo che Prontera, infausto direttore di quella partita, aveva espulso su suggerimento del VAR affidato a Banti (Avar: Abbattista) Hjulmand per un fallo da ammonizione. Domani, ironia della sorte, ci sarà di nuovo Prontera, questa volta in sala VAR, mentre sul campo firigerà le operazioni Aureliano, sempre della sezione di Bologna, che ha diretto il Lecce 8 volte con tre vittorie, tre èareggi e due sconfitte; 13 i calciatori ammoniti 1 espulsione e due calci di rigore assegnati.
Anche in quella circostanza, pur avendo giocato per oltre un’ora in dieci, il Lecce dette del filo da torcere all’undici di Mourinho e seppe dimezzare lo svantaggio grazie ad una rete messa a segno da Strefezza.
Per domani, intanto, pare che non ci siano elementi non a disposizione di Baroni, salvo i soliti Dermaku, Maleh e Pongracic, quindi il tecnico potrà decidere con ampio spettro di scelta. Partirà dallo schieramento ormai sperimentato oppure apporterà qualche variante? Chi lo sa, le scelte spettano solo a lui sulla scorta di come vedi e giudiza le condizioni dei singoli rapportate, anche, alle specificità degli avversari.
Qualcosa di più ne sapremo dopo la conferenza di oggi e alla lista dei convocati che sarà diramata.
Ernesto Luciani
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