QUATTRO REPLICHE DI “HAMELIN” PER LA RASSEGNA CI VUOLE UN FIORE – FAMIGLIE A TEATRO
Lavoro teatrale prodotto da Factory Compagnia Transadriatica e Fondazione Sipario Toscana
Sabato 25 (ore 18 e 20) e domenica 26 febbraio (ore 17 e 19) nell’Auditorium Zona Santi – Spazio BlaBlaBla a Trepuzzi con quattro repliche di “Hamelin“, spettacolo ispirato alla fiaba “Il pifferaio magico” dei Fratelli Grimm, prodotto da Factory Compagnia Transadriatica e Fondazione Sipario Toscana con il sostegno di Segni new generations festival, prosegue “Ci vuole un fiore – Famiglie a teatro”. La rassegna fa parte del più articolato progetto Teatri del nord Salento, promosso da Factory in collaborazione con BlaBlaBla con il sostegno della Regione Puglia che coinvolge le amministrazioni comunali di Trepuzzi, Campi Salentina, Novoli, Guagnano e Leverano. Hamelin è un viaggio immersivo nella fiaba, un rito che bambini e adulti possono compiere su piani e punti di vista differenti. Sul palco Fabio Tinella con drammaturgia e regia di Tonio De Nitto, dramaturg Riccardo Spagnulo, musiche originali di Paolo Coletta, voiceover di Sara Bevilacqua, burattini di Michela Marrazzi, scene di Iole Cilento, costumi di Lapi Lou e luci di Davide Arsenio. Età consigliata dai 5 anni. Ingresso 8 euro | ridotto 6 euro | info e prenotazioni 3208607996 – 3207087223 – 3403129308.
LO SPETTACOLO
La storia del pifferaio di Hamelin è ancora avvolta nel mistero. Hamelin è il nome di una cittadina al nord della Germania dove leggenda e realtà si sono fuse centinaia di anni fa, dove diverse ipotesi non hanno mai risolto il mistero della sparizione di 130 bambini, come riportato nella targa affissa sulla cosiddetta casa dell’accalappia topi. Un fatto di cronaca traslato via via in fiaba, nella tradizione orale prima e nella raccolta “Saghe germaniche” dei Fratelli Grimm poi. Ad Hamelin vige ancora il divieto assoluto di suonare musica nella via Senzatamburi, dove anche i cortei in festa che vi arrivano cessano immediatamente ogni suono. Ma cosa è successo ai bambini di Hamelin? Dove finisce la realtà e dove inizia la finzione? Lo spettacolo proverà a raccontare e ripercorrere l’origine di questo mistero giocando su diversi piani che adulti e bambini potranno seguire attraverso un punto di vista diverso utilizzando un apposito dispositivo che porta i corpi di chi guarda a entrare nella scena in maniera interattiva. In cosa possa può consistere oggi la libertà restituita dal pifferaio? Il pifferaio come artista porta una visione diversa da quella degli adulti, in cui c’è spazio per la sorpresa e per il rapimento della bellezza (cose che appartengono all’infanzia). È una figura che cambia di segno, perché il suo rapimento attraverso la musica è uno strappare i bambini ai divieti, alle restrizioni e alla troppa protezione che non li fa crescere. Allo stesso tempo questo personaggio che col suo carretto sembra un reperto dell’antico teatro viaggiante, innesca una profonda riflessione sul ruolo dell’artista nella società oggi.
LA RASSEGNA
Ci vuole un fiore proseguirà con “Il bambino e la formica” della compagnia perugina Fontemaggiore, di Massimiliano Burini e Giuseppe Albert Montalto con Giulia Zeetti, Andrea Volpi (domenica 5 marzo ore 17:30 al Teatro Comunale di Novoli); “Pelle d’oca” (sabato 11 marzo ore 17:30 nella Biblioteca del Negroamaro e delle Terre d’Arneo di Guagnano) e “Oggi – Fuga a quattro mani per nonna e bambino” (domenica 12 marzo ore 17:30 al Teatro Comunale di Novoli) con Annalisa Arione e Dario de Falco; “Giovannin senza parole” del Teatro Crest con Nicolò Antioco Ximenes, Andrea Bettaglio, Catia Caramia, Nicolò Toschi per la regia di Andrea Bettaglio (domenica 2 aprile ore 17:30 al Teatro Comunale di Novoli); “Papero Alfredo” di Simone Guerro e Daria Paoletta (domenica 16 aprile ore 17:30 al Teatro Comunale di Leverano). Gli spettacoli (inizio ore 17:30) saranno preceduti dai laboratori a cura di BlaBlaBla.
Info e prenotazioni – 3208607996 – 3207087223 – 3403129308