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ALMANACCO DEL GIORNO

ALMANACCO DEL GIORNO

Almanacco di oggi: domenica 14 maggio 2023

Diciannovesima settimana dell’Anno 2023

Giorni trascorsi dall’inizio dell’anno 134 * Giorni mancanti alla fine dell’anno 231

A Roma il sole sorge alle 5.50 * tramonta alle 20.23 (ora solare)

A Lecce il sole sorge alle 5.31 * tramonta alle 19.56 (ora solare)

 

OGGI SI FESTEGGIA: San Mattia       

 

OGGI È: Festa della Mamma: Oggi è la festa della mamma!

Una ricorrenza antica, diffusa in molti paesi del mondo. In Italia si festeggia la seconda domenica di maggio, mentre negli altri stati si festeggia in giorni diversi, di anno in anno.

La prima volta che fu festeggiata in Italia fu il 12 maggio del 1957, per volontà di Don Otelli ad Assisi. Alcune nazioni hanno affiancato alla festa della mamma anche la lotta contro la violenza sulle donne o contro la guerra. In Italia, la festa della mamma si lega anche al mese di maggio che secondo la religione cattolica è il mese della Madonna (la mamma di tutte le mamme).

Alcuni legano la festa al periodo in cui la natura rifiorisce e si colora, le temperature sono miti e sbocciano le rose, il fiore ideale da regalare alla mamma.

 

ACCADDE OGGI: anno 1947 – Inaugurato il primo teatro stabile italiano:

Con lo slogan «Un Teatro d’arte per tutti», un attore e un impresario teatrale, entrambi non ancora trentenni, fondarono il primo teatro stabile italiano, inaugurando l’idea di teatro come “servizio pubblico”, fortemente radicato sul territorio. Preziosa palestra per generazioni di attori, è ancora oggi un simbolo della cultura italiana nel mondo.

A due anni dalla fine della Seconda guerra mondiale, l’Italia era ancora un paese da ricostruire e le priorità riguardavano la riqualificazione degli edifici abitativi e produttivi insieme al ripristino dei servizi essenziali alla persona (come elettricità, acqua, etc). La discussione che teneva banco in quel periodo verteva sull’opportunità o meno di includere, tra gli interventi d’emergenza, il recupero dei teatri.

In questo contesto s’inserì l’idea rivoluzionaria di due giovani, Giorgio Strehler, attore triestino, e Paolo Grassi, impresario d’arte milanese. Legava i due un’amicizia di vecchia data, cresciuta nel segno del comune amore per il palcoscenico e cementatasi attraverso l’impegno sociale e il dramma vissuto durante la guerra e l’oppressione del regime fascista.

La loro posizione, esposta in un articolo sulla rivista Sipario, aveva come principio cardine la visione del teatro come un «pubblico servizio nato per la collettività», che per questo necessitava di uno sforzo comune per sottrarlo alla dimensione contingente di luogo per pochi eletti, riconsegnandolo alla sua precipua funzione di «strumento di elevazione spirituale e di educazione culturale a disposizione della società».

Ciò implicava la creazione di un’impresa culturale meno vincolata alla logica degli incassi e più attenta alla funzione sociale del teatro. L’obiettivo era di garantire un cartellone di spettacoli di alto livello, rendendolo fruibile a una platea più ampia possibile (comprensiva delle fasce meno abbienti come studenti e media e piccola borghesia) attraverso forme di abbonamento più convenienti.

La traduzione pratica di questi concetti fu la fondazione del Piccolo teatro della Città di Milano, che Strehler e Grassi inaugurarono mercoledì 14 maggio del 1947, nell’ex cinema Broletto di via Rovello (a due passi dal Castello Sforzesco), convertito in sala teatrale da cinquecento posti con delibera della Giunta comunale del 26 gennaio dello stesso anno. Il sipario si alzò per la prima volta sul dramma “L’albergo dei poveri” del drammaturgo russo Maksim Gor’kij.

La sua fondazione segnò la nascita in Italia del primo teatro stabile, di proprietà del Comune e gestito come ente autonomo pubblico, a differenza dei teatri ordinari affidati alla gestione di privati. Diretto dai due fondatori per vent’anni, il repertorio proposto era di livello internazionale e alternava una rilettura dei grandi classici del passato, come Shakespeare e Goethe, al teatro impegnato del primo Novecento, come Luigi Pirandello e Bertold Brecht.

Cavallo di battaglia della programmazione del Piccolo, e suo principale biglietto da visita nel mondo, restò negli anni la commedia in maschera Arlecchino servitore di due padroni di Carlo Goldoni. L’addio di Grassi nel 1972, chiamato a dirigere la Scala, lasciò la guida a Strehler, che nel 1986 vi istituì una scuola di recitazione, destinata a diventare un pilastro fondamentale della formazione teatrale dell’Italia.

Insignito nel 1991 dello status di Teatro d’Europa, il Piccolo venne ampliato alla fine degli anni Novanta e intitolato alla memoria di Strehler, scomparso nel 1997.

 

NACQUERO OGGI:

anno 1902 – Enrico Benassi (+1978)

anno 1960 – Carla Longeri (+2007)

anno 1967 – Valeria Marini

 

LA FRASE CELEBRE (Aforisma):

La vita è un viaggio. E se viaggi in prima è meglio. (Guido Nicheli)

 

IL PROVERBIO DEL GIORNO:

Piove sempre sul bagnato.

luciani.2006@libero.it

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