LA GUERRA IN UCRAINA
Oggi è il 534 ° giorno di guerra
Media: Zelensky vuole sostituire il ministro della Difesa Reznikov
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky vorrebbe sostituire il ministro della Difesa Oleksii Reznikov e avrebbe già due possibili candidati. Lo scrive Ukrainska Pravda, citando fonti del governo di Kiev. Delle possibili dimissioni di Reznikov si era già parlato in febbraio quando erano emersi scandali di corruzione nel suo ministero. Allora si parlava di sostituirlo con il capo dell’intelligence militare, Kyrilo Budanov. Reznikov aveva espresso il desiderio di diventare titolare della Giustizia, ma gli era stato offerto il ministero delle Industrie Strategiche, che lui però aveva rifiutato, e alla fine tutti erano rimasti al loro posto. Ora Zelensky avrebbe cominciato nuovamente a cercare un nuovo ministro della Difesa e avrebbe già parlato con due possibili candidati: il vice primo ministro per la ricostruzione, Oleksandr Kubrakov, e il ministro per le Industrie
Strategiche, Olexsandr Kamyshin.
Lituania: “Cina e Russia sono minaccia per mondo democratico”
“Sia la Lituania che la maggior parte del mondo democratico sono sempre più minacciate dalle politiche della Repubblica popolare cinese e dalla Russia”. Lo ha affermato Vilius Semeska, Presidente del gruppo per le relazioni interparlamentari del Parlamento lituano con l’Associazione delle nazioni del sud-est asiatico, durante il suo intervento al Ketagalan Forum, il dialogo sulla sicurezza della regione dell’Indo-pacifico organizzato dal ministero degli Esteri di Taiwan e dalla Prospect Foundation, tenutosi in settimana a Taipei.
Semeska ha sottolineato che Taiwan e la Lituania si trovano a confrontarsi con problemi analoghi derivanti dalla presenza di vicini ingombranti ai propri confini. “Entrambi i nostri paesi”, ha affermato il politico lituano, “stanno combattendo e difendendo gli stessi valori democratici. La vicinanza, la cooperazione e il rafforzamento dei legami in vari campi è particolarmente importante specialmente se consideriamo l’attuale situazione geopolitica”. Da due anni, Vilnius e Taipei stanno rafforzando i rapporti di cooperazione in ambito commerciale e scientifico. Per facilitare la collaborazione, la Lituania e Taiwan hanno aperto le rispettive rappresentanze commerciali a Taipei e Vilnius.
Kiev: “Catturate le alture intorno a Bakhmut, russi circondati”
Forze ucraine hanno ri-catturato le alture attorno a Bakhmut e stanno circondando con successo le truppe russe in città. Lo ha detto al Guardian la vice ministra della Difesa ucraina Hanna Maliar, parlando anche della situazione “da incubo” che si verifica invece più a nord, nel distretto di Kupiansk dell’oblast di Kharkiv, dove le autorità hanno dato ordine di evacuare 12mila civili di 37 centri abitati.
“Il principale focus dell’esercito ucraino è il sud, mentre i russi sono concentrati sull’est. I Russi si stanno infiltrando in due principali aree: Kupyansk e Lyman, lì è un vero incubo. Nella direzione di Bakhmut nord i russi attaccano. Noi attacchiamo il fianco sud di Bakhmut. Perché i russi fanno così? – si chiede Maliar – E’ perché stiamo facendo buoni progressi sui due fianchi di Bakhmut, dove abbiamo preso praticamente tutte le alture. I russi sono in trappola, non possono uscire e muoversi nella città perché gli ucraini li bombardano dall’alto”. “Per allontanare le nostre forze da Bakhmut, i russi sono avanzati in altre direzioni”, continua Maliar, secondo la quale i russi hanno “esposto le retrovie a Bakhmut e stanno “lanciando offensive in altri posti per fermare il nostro attacco a Bakhmut”.
Ancora un raid russo su Zaporizhizhia: 1 morto e 9 feriti
“Zaporizhzhia. La città subisce quotidianamente i bombardamenti russi. Un incendio è scoppiato in un edificio civile dopo che gli occupanti lo hanno colpito con un missile. Ad ora, una persona è stata dichiarata morta”. Lo ha dichiarato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky su Telegram, riferendo di un nuovo attacco russo sulla città sudorientale dell’Ucraina. Secondo il sindaco Anatoly Kurtiev, il raid ha colpito “un’infrastruttura civile” e “il numero di feriti a seguito dell’attacco è già salito a 9 persone”.
Sminatori di Kiev verranno addestrati in Azerbaigian
L’ex repubblica sovietica dell’Azerbaigian addestrerà genieri ucraini per le operazioni di sminamento del territorio. Lo ha annunciato il ministero ucraino dell’Interno dopo un incontro fra il vice ministro Bohdan Drapiatyi e una delegazione guidata da Seimur Mardaliev, ambasciatore straordinario dell’Azerbaigian in Ucraina. “L’Azerbaigian si aggiunge alla lista dei paesi che addestreranno esperti ucraini nel settore dello sminamento”, ha detto Drapiatyi, citato da Ukrainska Pravda. A causa dell’invasione russa, ha sottolineato il primo ministro, 174mila km2 di territorio ucraino e 14mila km2 di aree acquatiche sono infestati da mine e altri esplosivi.
Generale Camporini: “Incontro Putin-Zelensky? Tutto dipenderà dall’andamento delle operazioni”
“Non vedo tanto questo tipo di collaborazione Vaticano-Arabia Saudita, due emisferi così diversi. Quello che si è discusso nella riunione a Gedda che c’é stata e le conclusioni a cui si è arrivati mettono al primo posto l’integrità territoriale dell’Ucraina, quella scaturita dalla fine dell’Unione Sovietica. Su queste basi credo che difficilmente Putin sarebbe disponibile anche solo a colloquiare. Sono abbastanza scettico, ed è evidente che Zelensky non è disposto a negoziare se non su questa base. Che poi probabilmente troverà qualche compromesso e non so quanto forte sia la volontà di riprendersi la Crimea a tutti i costi; certamente tutte le aree del Donbass non sono zone cui sia Kiev che il Cremlino sono disposti a rinunciare”. E’ l’analisi che il generale Vincenzo Camporini, ex capo di stato maggiore dell’Aeronautica militare e della Difesa, fa all’Adnkronos sull’ipotesi di un incontro Putin-Zelensky a Dubai.
“E’ chiaro poi che tutto dipenderà dall’andamento delle operazioni sul terreno – continua – Da quanto vengano poi utilizzate le riserve e le forze che poi è difficile ripianare: basta guardare la storia della prima guerra mondiale, man mano si sono esaurite le spinte che la Germania riusciva a condurre, pur senza sconfitta sul terreno, si è arrivati alla necessità di arrivare ad un accordo di pace poi molto pesante per la Germania”.
Sul ruolo degli Emirati come mediatori, il generale Camporini spiega: “Sono Paesi che hanno una volontà precisa di avere ruolo sullo scenario internazionale che fino ad ora non hanno avuto e che possono essere indotti a sfruttare questa opportunità per manifestare la loro presenza e la possibile operazione da protagonisti. Non so, tuttavia, che tipo di pressioni possano esercitare sui contendenti, il mediatore deve avere un ruolo anche convincente nei confronti delle parti e per fare questo si deve avere qualcosa da offrire o da rappresentare”.