LA PARTITA VISTA IL GIORNO DOPO: LECCE vs LAZIO

SEDICI LEONI IN CAMPO ED UNO IN PANCHINA SBRANANO LA LAZIO

La partita di ieri è da scrivere negli annali del calcio leccese a caratteri cubitali perché storica. Alla diciottesima partecipazione al massimo campionato italiano i giallorossi hanno conquistato la vittoria alla prima giornata.

Un match da non consigliare ai deboli di cuore, perché nel corso dei due tempi di gioco si sono vissute tante emozioni, da una parte e dall’altra, perché se la Lazio voleva vincere per confermare quanto fatto nel corso della passata stagione, il Lecce non voleva perdere e in ogni caso se così doveva essere gli avversari dovevano sudare le proverbiali sette camicie.

Nel primo tempo, a mio avviso più equilibrato, gli ospiti con un passaggio illuminante di Luis Alberto ed una zampata di Immobile sono passati in vantaggio mentre il Lecce ha registrato, malgrado tutto, solo un paio di occasione sventate da Providel su Strefezza e Banda.

Nella ripresa il Lecce è entrato in campo ancora più convinto creando con Banda scompiglio nella difesa avversaria non protetta a sufficienza dalla mediana biancoceleste spesso saltata di netto dalle fiondate di Ramadami o Pongracic o Baschirotto verso Almquist, Banda prevalentemente o Strefezza che agendo da finto nueve prendeva d’infilata Casale.

Il tempo passava e nonostante ogni sforzo e tanto impegno da parte di tutti il risultato non cambiava, anzi si deve a Falcone il merito di aver salvato con parate strepitose la propria porta.

Quando ormai sembrava tutto perduto, con il Lecce che aveva il pallino del gioco ma non riusciva ad agguantare il pari, ecco che con cinque minuti alla fine (oltre al recupero) e in soli due giri di lancette accade quello che quasi tutti non speravano più. Il Lecce, un uno/due micidiale, trova non solo il pareggio ma addirittura una vittoria, come detto, storica.

Prima Almquist con un tiro di chirurgica precisione, a fil di palo, batte Providel vanamente lanciato in tuffo; poi tra un groviglio di giocatori laziali intenti a disturbare, senza riuscirci per merito proprio dei leccesi, Di Francesco con una piroetta su se stesso infila il portiere laziale che nulla può riscrivendo per questo match un risultato simile a quello dell’ultimo precedente.

Un gol che ha messo ko i laziali incapaci di provare una reazione nei minuti finali. Una vittoria che regala i primi tre punti al Lecce, sfata la tradizione negativa di D’Aversa che non aveva mai battuto Sarri e conferma quella buona del Lecce nei confronti della Lazio.

Eugenio Luciani

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