HomeCronaca e AttualitàLA GUERRA IN UCRAINA

LA GUERRA IN UCRAINA

LA GUERRA IN UCRAINA

Oggi è il 563° giorno di guerra

Zelensky alla Cnn: “Putin è un bugiardo, impossibile fare compromessi con lui”

La controffensiva ucraina finora ha prodotto solo modesti guadagni, ma il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha detto alla Cnn di aver respinto le ipotesi secondo cui era giunto il momento di negoziare la pace con il Cremlino. “Quando vuoi fare un compromesso o avere un dialogo con qualcuno, non puoi farlo con un bugiardo” ha detto Zelensky.

“Nessun ruolo mediazione per il Papa, è filorusso”

Il capo consigliere del presidente ucraino Zelensky, Mychajlo Podolyak,  esclude la possibilità di una mediazione vaticana per risolvere il conflitto militare in territorio ucraino e accusa il Papa di essere “filorusso”. Intanto il segretario al Tesoro degli Usa, Janet Yellen, parlando alla vigilia del G20 di New Delhi afferma: “La cosa più importante che potremmo fare per la crescita globale è che la Russia metta fine alla sua brutale guerra contro l’Ucraina”. Il fattore più “destabilizzante”, aggiunge, resta l’aggressione di Mosca contro Kiev che “ha aumentato i prezzi di cibo ed energia e siamo consapevoli dei rischi per la crescita globale”.  Anche il ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov, è arrivato a New Delhi in vista della sua partecipazione al G20 e da qui ha accusato: “La Russia dispone di informazioni che indicano tentativi di far saltare i gasdotti Turkish Stream e Blue Stream nel Mar Nero”.

 

Schlein: “Forti divergenze con altre opposizioni”

Sulla guerra in Ucraina “ci sono divergenze forti con altre forze di opposizione”. Lo ha detto la segretaria del Partito Democratico, Elly Schlein, intervenendo durante l’evento ‘Il Tempo delle donne’, promosso dal Corriere della sera alla Triennale di Milano. “Paradossalmente – ha detto – il sostegno pieno al popolo ucraino invaso in modo criminale dalla Russia di Putin e’ un punto su cui c’è stata convergenza con quello che ha fatto il governo fino a qui”. Per la segretaria “e’ chiaro che noi non abbiamo avuto dubbi dal principio che bisognasse sostenere il popolo invaso anche nel suo diritto all’autodifesa, quindi con ogni strumento di assistenza necessario, compreso quello militare, però non basta aspettare che cada l’ultimo fucile. Una forza di sinistra non può dismettere una prospettiva di fine dei conflitti e di lavoro per una pace giusta, alle condizioni che devono stabilire gli ucraini e non certo nessun altro per loro”. Però “quello che chiediamo è vedere un maggior protagonismo dell’Unione Europea dal punto di vista politico e diplomatico perché solo con l’Unione noi abbiamo una voce”, ha concluso.

 

Kiev: “Avanziamo a sud di Robotyne”

Le forze di Kiev rivendicano di avanzare a sud di Robotynie, il villaggio recentemente liberato lungo l’asse verso Melitopol. “Le forze di difesa continuano a condurre un’operazione offensiva nel settore di Melitopol, distruggendo il nemico e liberando gradualmente i territori occupati, avanzando a sud di Robotyne e consolidando le posizioni”, si legge nel bollettino diffuso sulla pagina Facebook dello stato maggiore ucraino.

 

Putin: conflitto in Ucraina provocato apposta da Occidente

“Il conflitto in Ucraina è stato provocato deliberatamente dall’Occidente, anche per limitare lo sviluppo della Federazione russa”. Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin citato dalle agenzie russe.

 

Onu offre a Mosca riduzione sanzioni in cambio accordo grano

Il segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres, ha offerto alla Russia una riduzione delle sanzioni in cambio della ripresa dell’accordo sul grano, considerato essenziale per affrontare l’insicurezza alimentare globale  e contenere il prezzo del grano. In una lettera inviata il 28 agosto, e visionata oggi dalla Dpa, Guterres ha suggerito al ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, che Mosca venga ricollegata al sistema di pagamenti internazionali, con la creazione di una filiale della Banca agricola russa per alcuni pagamenti. Questo renderebbe l’esportazione di fertilizzanti e prodotti agricoli russi entro 30 giorni.  Nella lettera, l’Onu formula tre proposte per facilitare le esportazioni russe, che sono collegate all’assicurare le navi russe, allo scongelamento di beni delle società produttrici di fertilizzanti in Europa e la concessione alle navi russe dell’accesso a porti europei.

luciani.2006@libero.it

No Comments

Leave A Comment