LA GUERRA IN UCRAINA
Oggi è il 660° giorno di guerra
Dmitry Peskov: l’Ungheria difende i propri interessi, l’ingresso di Ucraina e Moldavia potrebbe destabilizzare l’Unione europea
Il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha dichiarato che quella dell’Unione Europea di aprire i negoziati di adesione con l’Ucraina e la Moldavia è una decisione politicizzata che potrebbe destabilizzare il blocco, e ha elogiato l’Ungheria per essersi opposta alla mossa. “I negoziati per l’adesione all’Unione europea possono durare anni o decenni. L’Unione europea ha sempre avuto criteri rigorosi per l’adesione ed è ovvio che al momento né l’Ucraina né la Moldavia soddisfano questi criteri”, ha detto ai giornalisti. “È chiaro che si tratta di una decisione assolutamente politicizzata, del desiderio dell’Ue di dimostrare il proprio sostegno a questi paesi. Ma questi nuovi membri potrebbero destabilizzare l’Unione e, dal momento che viviamo nello stesso continente, stiamo ovviamente osservando da vicino la situazione”. Gli altri leader hanno aggirato le obiezioni del primo ministro ungherese Viktor Orban facendolo uscire dalla stanza mentre facevano questo passo storico – un punto che Peskov ha sottolineato con ironia. “Aspettare che qualcuno esca per un caffè, in modo che in sua assenza si possa far passare una decisione – se questo è vero, allora è una pratica unica”, ha detto. Nel corso della stessa riunione, l’Unione europea ha deciso di concedere alla Georgia – che, come l’Ucraina e la Moldavia, un tempo faceva parte dell’Unione Sovietica – lo status di candidato all’adesione. Peskov ha affermato che anche questa è stata una decisione politicizzata. “Con nostro rammarico, spesso il desiderio (dell’Ue) di dimostrare questa volontà politica è dettato in molti modi dal desiderio di infastidire ulteriormente la Russia e di contrapporre l’Unione europea alla Russia”, ha detto. Il vertice non è riuscito a trovare un accordo su un pacchetto di aiuti finanziari per 50 miliardi di euro a favore di Kiev a causa dell’opposizione dell’Ungheria.” L’Ungheria ha i suoi interessi. E l’Ungheria, a differenza di molti altri paesi dell’Unione europea, difende fermamente i propri interessi, il che ci impressiona”, ha sottolineato Peskov.
Il porto rumeno di Constanta registra un record di esportazioni di cereali grazie all’Ucraina
Il porto rumeno di Constanta, sl Mar Nero, ha superato il suo record di esportazioni di cereali quest’anno grazie a un’impennata delle spedizioni dall’Ucraina, ha dichiarato venerdì l’autorità portuale a Reuters, mentre la sua capacità è destinata a crescere con l’avanzamento dei progetti infrastrutturali. Il porto ha spedito 32,6 milioni di tonnellate di grano nel periodo gennaio-novembre. Il precedente record annuale era di poco più di 25 milioni di tonnellate. Il grano ucraino ha rappresentato circa il 40% del totale, ha aggiunto il porto, ovvero 13 milioni di tonnellate, in aumento rispetto agli 11,7 milioni di fine ottobre e agli 8,6 milioni dell’intero 2022. L’Ucraina è uno dei maggiori esportatori di cereali al mondo e Costanza è diventata la principale via di esportazione alternativa di Kiev dopo l’invasione su larga scala della Russia nel febbraio 2022, con i cereali che arrivano su strada, ferrovia e chiatta attraverso il Danubio. Ma i volumi di transito sono diminuiti negli ultimi mesi, poiché la Russia ha ripetutamente colpito i suoi porti fluviali che si trovano dall’altra parte del Danubio rispetto alla Romania, membro dell’Unione Europea e della Nato, mentre i varchi di frontiera stradali verso la Polonia e la Slovacchia sono stati bloccati dai camionisti locali che chiedevano restrizioni agli autisti ucraini. La Romania intende aumentare la sua capacità di transito per il grano ucraino fino a 4 milioni di tonnellate al mese e sta attualmente migliorando le infrastrutture ferroviarie e stradali all’interno e intorno al porto utilizzando i fondi dell’Ue.
La Banca centrale russa, per frenare l’inflazione, ha alzato i tassi d’interesse al 16%
La Banca centrale russa ha alzato di un altro punto percentuale, portandolo al 16%, il tasso di interesse base nel tentativo di fermare l’inflazione. Negli Stati Uniti e in Unione europea i tassi oscillano tra il 4% e il 6%.
Forze ucraine: i russi hanno intensificato gli attacchi nel Donbass
Negli ultimi tre giorni l’esercito russo ha intensificato gli attacchi nel Donbass: 80 assalti al giorno sono stati lanciati dalle truppe del Cremlino, in particolare nel Donetsk. Lo ha riferito il comandante del gruppo operativo delle truppe Tavria Oleksandr Tarnavsky, citato da Unian. “I gruppi d’assalto russi sono composti da un massimo di 20 persone. Operano, in particolare, con il supporto di veicoli blindati. Ieri c’è stato un nuovo aumento del numero degli attacchi aerei, il nemico usa le bombe aeree”, ha detto Tarnavsky, affermando che “le perdite totali del nemico lo scorso giorno ammontano a 414 persone”.