ALMANACCO DEL GIORNO
ALMANACCO DI OGGI: domenica 07 gennaio 2024
PRIMA SETTIMANA DELL’ANNO 2024
Giorni trascorsi dall’inizio dell’anno 7 Giorni mancanti alla fine dell’anno 359
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OGGI SI FESTEGGIA: San Luciano
OGGI È: Giornata Nazionale della Bandiera
La Giornata Nazionale della Bandiera in Italia viene celebrata il 7 gennaio di ogni anno. Questa data è significativa poiché commemora il giorno in cui la nostra amata bandiera italiana è stata ufficialmente adottata nel 1797. Questo evento storico segnò l’unificazione dei vari stati italiani in un’unica nazione, creando un senso di unità e orgoglio nazionale tra il popolo italiano.
Il Simbolismo dietro i Colori della Bandiera Italiana
La nostra bandiera italiana è un’opera d’arte cromatica, composta da tre distinti colori: il verde, il bianco e il rosso. Ogni colore porta con sé un significato profondo, rappresentando diversi aspetti della nostra identità nazionale.
l Verde: Questo colore rappresenta la ricca terra italiana, con i suoi paesaggi mozzafiato, le vaste pianure e le lussureggianti colline. Simboleggia anche la speranza e la fede nel futuro della nostra nazione.
Il Bianco: Il bianco simboleggia la purezza e l’onestà del popolo italiano. Rappresenta anche la neve delle Alpi, che copre il nostro paese in inverno, creando un ambiente incantato e magico.
Il Rosso: Questo colore vibrante rappresenta il coraggio e il sacrificio dei nostri antenati che hanno lottato per difendere la nostra libertà e sovranità. Simboleggia anche la passione e l’energia del popolo italiano.
ACCADDE OGGI:
anno 1797 – Il Tricolore viene adottato per la prima volta:
«Compagnoni fa mozione che si renda Universale lo Stendardo o Bandiera Cispadana di tre colori, Verde, Bianco e Rosso e che questi tre colori si usino anche nella Coccarda Cispadana, la quale debba portarsi da tutti. Viene decretato.» È uno stralcio del verbale approvato in una storica assemblea a Reggio Emilia, che riconobbe il Tricolore come bandiera ufficiale della Repubblica Cispadana cui furono chiamati ad aderire tutti gli altri popoli italiani.
La conquista francese dell’Italia del nord aveva risvegliato lo spirito unitario nei diversi Stati della Penisola, al cui posto erano nate delle repubbliche d’ispirazione giacobina. Come segno di adesione agli ideali della Rivoluzione e del regime napoleonico, in queste nuove entità vennero adottate bandiere e coccarde che nei colori e nella suddivisione in tre fasce richiamavano il modello francese.
La versione italiana differiva in un colore: il verde in luogo del blu. A idearla nel 1794 furono due studenti dell’Università di Bologna e martiri patrioti: il bolognese Luigi Zamboni e l’astigiano Giovanni Battista de Rolandis (originario di Castell’Alfero). Il loro disegno mise assieme il bianco e il rosso, presenti nel vessillo di molte città del nord (per alcuni s’ispirarono alle rispettive città d’origine, per altri alla città di Milano) con il verde che simboleggiava la speranza di unificare il paese (ma riprendeva anche il colore della divisa della guardia civica milanese).
In poco tempo divenne un segno di riconoscimento per i popoli liberati dal vecchio potere monarchico. Un clima che accompagnò la formazione della Repubblica Cispadana, nata dall’unione delle province di Modena e Reggio Emilia con le ex legazioni pontificie di Ferrara e Bologna. L’atto di costituzione fu ratificato da un’assemblea di 110 delegati, presieduta dal ferrarese Carlo Facci, che venne convocata nella sala dell’archivio ducale di Reggio Emilia (successivamente ribattezzata Sala del Tricolore).
Qui tra gli altri provvedimenti, fu deciso, su mozione del deputato Giuseppe Compagnoni, di adottare il Tricolore come stendardo ufficiale. In questa fase si presentava divisa in tre fasce orizzontali, dai colori rosso-bianco-verde (dall’alto verso il basso), e con al centro il Turcasso o Faretra con quattro frecce, a simboleggiare l’unione delle quattro popolazioni di Bologna, Ferrara, Modena e Reggio Emilia.
Quasi un anno mezzo dopo, con la nascita della Repubblica Cisalpina (che inglobò Cispadana e Transpadana) si passò alla disposizione a fasce verticali, partendo dall’asta con il colore verde. Questo modello durò poco e all’inizio del XIX secolo si optò per un quadrato rosso contenete un rombo bianco che a sua volta racchiudeva un quadrato verde (dal 2000 diventerà lo stendardo del Presidente della Repubblica).
Utilizzato dai moti rivoluzionari degli anni Trenta, il Tricolore tornò in auge con i moti del ’48 fino a diventare l’insegna ufficiale del Regno di Sardegna e conseguentemente del Regno d’Italia. La sistemazione definitiva maturò con la Costituzione, dove, all’art 12 comma 6, si stabilì ordine e tonalità dei colori. Per tutelarla, inoltre, venne introdotto nel codice penale il reato di vilipendio o danneggiamento della bandiera (art. 292).
La sua prima grande celebrazione ebbe luogo in occasione del centenario (1897), quando il poeta Giosuè Carducci fu chiamato a pronunciare un’orazione solenne nell’atrio del palazzo comunale di Reggio Emilia. Esattamente un secolo dopo il Parlamento italiano istituì la giornata nazionale della bandiera.
anno 2015 – Attentato alla sede di Charlie Hebdo:
Alle 11,30 di mercoledì 7 gennaio 2015, due uomini a volto coperto e armati di kalashnikov fanno irruzione nella sede del settimanale satirico Charlie Hebdo, in rue Nicolas-Appert a Parigi. Al grido di “Allah Akbar” i due iniziano a sparare all’impazzata, uccidendo 12 persone, tra cui quattro vignettisti e il direttore della rivista.
La rocambolesca fuga dei terroristi, identificati nei fratelli Said e Chérif Kouachi, allunga, purtroppo, la scia di sangue e di terrore. Il giorno seguente, braccati dalla polizia francese, i due si barricano in una tipografia e ne prendono in ostaggio i dipendenti, restando poi uccisi nel conflitto a fuoco con gli agenti.
Nelle stesse ore, il loro fiancheggiatore Amedy Coulibaly uccide una poliziotta e, dopo una breve fuga per le strade di Parigi, si barrica in un supermercato ferendo a morte quattro persone, prima di perire sotto i colpi della polizia.
Quello alla redazione di Charlie Hebdo entra nell’immaginario dell’opinione pubblica internazionale come il primo di una lunga serie di attentati rivendicati dall’ISIS nell’Unione Europea (nonostante il precedente al museo ebraico di Bruxelles, nel maggio del 2014) e come uno dei più gravi attacchi alla libertà di informazione e di satira nella storia mondiale.
NACQUERO OGGI:
anno 1952 – Giuliano Ferrara
anno 1977 – Marco Storari
anno 1979 – Marco Mordente
anno 1985 – Lewis Hamilton
LA FRASE DEL GIORNO (Aforisma)
Spesso commette ingiustizia non solo colui che fa qualcosa, ma anche colui che non la fa (Marco Aurelio)
IL PROVERBIO DEL GIORNO:
Gennaio secco, lo villan ricco.
I DOODLE DI GOOGLE: Centenario di Charles Addams:
Gomez, Morticia, zio Fester e gli altri protagonisti della stravagante famiglia di 001 Cemetery Lane, prendono nome dal disegnatore che ha dato loro vita nel fumetto pubblicato negli anni Trenta. Si tratta di Charles Addams, la cui carriera professionale è iniziata ritoccando le fotografie dei cadaveri per il magazine True Detective, per poi prendere il volo quando è approdato al New Yorker facendo debuttare la Famiglia Addams.
Diventati poi famosi grazie anche a telefilm, cartoni animati e film basati su di loro.
Dalle testimonianze dei suoi colleghi e amici, pare che la vita di Charles Addams in quanto ad originalità non avesse nulla da invidiare ai suoi cartoon: tra le tante, ha celebrato il tuo terzo matrimonio in un cimitero per animali! E proprio qui si è fatto poi seppellire alla sua morte.
Nel 2012 è ricorso il centenario della sua nascita e Google ha celebrato l’evento con un doodle locale che ritrae la famiglia Addams al completo (doodle visibile nei paesi, compresa l’Italia, in cui il suo fumetto o i suoi personaggi hanno avuto grande popolarità).