GUERRA IN UCRAINA
Oggi è il 842° giorno di guerra
Mattarella: non si può ignorare il neoimperialismo russo
“Il 24 febbraio del 2022 la Federazione Russa si è assunta la responsabilità storica di riportare la guerra in Europa in un pericoloso tentativo di revanche neo-imperiale che contraddice tutti i passi avanti realizzati nel continente sin dalla Conferenza di Helsinki del 1975. Una svolta che non si può fingere di ignorare o sottovalutare come insegna la storia del ‘900. Sostenendo la indipendenza dell’Ucraina, difendiamo principi generali di convivenza fra le nazioni, sui quali poggia, dal secondo dopoguerra in poi, la libertà, la sicurezza, la prosperità dei nostri popoli nonché lo sviluppo e il ruolo crescente di quelli che allora erano, loro malgrado, spettatori della storia”. Lo ha detto il presidente Sergio Mattarella nel brindisi della cena al G7.
Biden: “Impegno da 5 paesi su Patriot e altri sistemi di difesa aerea”
“Abbiamo ottenuto l’impegno di cinque Paesi, finora, per le batterie Patriot e altri sistemi di difesa aerea, così come abbiamo fatto sapere ai Paesi che si aspettano da noi sistemi di difesa aerea in futuro, che dovranno aspettare. Tutto ciò che abbiamo andrà all’Ucraina finché non saranno soddisfatte le loro esigenze. E poi rispetteremo gli impegni presi con altri Paesi”. Lo ha detto Joe Biden in una conferenza stampa con Volodymyr Zelensky a margine del G7 di Borgo Egnazia.
Zelensky: “Accordo con Usa rende questa giornata storica”
“La giornata di oggi è davvero storica”. Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in conferenza stampa congiunta con il presidente americano Joe Biden a margine del G7 a Borgo Egnazia, dove i due leader hanno firmato un accordo di sicurezza. “Questo accordo dichiara con chiarezza che gli sforzi degli Usa per il sostegno dell’Ucraina sono indirizzati alla vittoria”, ha detto Zelensky, sottolineando alcuni aspetti dell’accordo, che in generale “riguarda la vita quotidiana dei nostri cittadini”.
Biden: “Solo con il nostro sostegno Kiev può resistere”
“Solo con il nostro sostegno l’Ucraina potrà resistere”: lo ha detto il presidente americano Joe Biden nel corso della conferenza stampa con Volodymyr Zelensky a margine del G7.
Accordo di sicurezza Usa-Ucraina: “Passo verso adesione Kiev a Nato”
I presidenti di Stati Uniti e Ucraina, Joe Biden e Volodymyr Zelenskiy hanno siglato a margine del G7 un accordo bilaterale di sicurezza tra i due Paesi della durata di 10 anni. L’intesa, secondo il documento, dovrebbe rappresentare un passo avanti verso l’eventuale adesione dell’Ucraina alla Nato. “Le parti riconoscono che questo accordo costituisce un ponte verso l’eventuale adesione dell’Ucraina alla Nato”, si legge nel testo anticipato da diversi media Usa.
L’accordo prevede che “in caso di attacco armato o minaccia simile contro l’Ucraina, i massimi funzionari statunitensi e ucraini si incontreranno entro 24 ore per consultarsi su una risposta e determinare quali ulteriori esigenze di difesa sono necessarie per l’Ucraina”. In base all’accordo, gli Stati Uniti ribadiscono il proprio sostegno alla difesa della sovranità e integrità territoriale da parte di Kiev, nel contesto di una rinnovata spinta della Russia sul fronte orientale dell’Ucraina. Per garantire la sicurezza dell’Ucraina, entrambe le parti riconoscono che l’Ucraina ha bisogno di “una forza militare significativa, di solide capacità e di investimenti sostenuti nella sua base industriale di difesa che siano coerenti con gli standard dell’Organizzazione del Trattato del Nord Atlantico”. Gli Stati Uniti intendono fornire “materiale a lungo termine, formazione e consulenza, sostegno, intelligence, sicurezza, difesa industriale, istituzionale e altro sostegno per sviluppare le forze di sicurezza e di difesa ucraine che siano in grado di difendere un’Ucraina sovrana, indipendente e democratica e per dissuadere una futura aggressione”.