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GUERRA HAMAS – ISRAELE

GUERRA HAMAS – ISRAELE

Oggi è il 260° giorno di guerra

Il Segretario generale ell’ONU, Guterres: “La maggior parte degli aiuti viene saccheggiata”

Antonio Guterres afferma che la “totale illegalita'” e il “caos” a Gaza stanno impedendo la distribuzione degli aiuti umanitari all’interno dell’enclave, motivo per cui e’ necessario un cessate il fuoco immediato, lo riferisce il Times of Israel. Il segretario generale dell’Onu dice ai giornalisti che “la maggior parte dei camion con gli aiuti umanitari all’interno di Gaza sono stati saccheggiati perche’ questa e’ una guerra diversa da qualsiasi altra”.

“Abbiamo attacchi, bombardamenti e poi le truppe si spostano in altri luoghi”, dice. “Hamas torna a essere quello originario e a Gaza regna il caos totale, e nella maggior parte del territorio non esiste alcuna autorita'”. Aggiunge che “Israele non permette nemmeno alla cosiddetta polizia blu di scortare i nostri convogli perchè si tratta di polizia locale legata all’amministrazione locale quindi l’illegalità è totale”. Il capo delle Nazioni Unite sottolinea inoltre che questi ostacoli pongono “estrema difficoltà” nella distribuzione degli aiuti. “Deve esserci un meccanismo, garantire che ci sia un minimo di legge e ordine che consenta la distribuzione degli aiuti ed è per questo che un cessate il fuoco è cosi’ necessario”, ha detto.

 

E’ salito a 25 il numero delle vittime nel raid israeliano nella zona Mawasi di Rafah

E’ salito ad almeno 25 il numero dei morti e a 50 quello dei feriti il bilancio di un raid israeliano contro una tendopoli nella parte occidentale di Rafah, nel sud della Striscia di Gaza. Lo ha reso noto il ministero della Sanità, dopo che un precedente bilancio della Mezzaluna rossa parlava di 18 morti.

 

Il vice segretario di Stato americano per gli affari israelo-palestinesi, Andrew Miller, si è dimesso

L’uomo di riferimento del Dipartimento di Stato Usa per il conflitto israelo-palestinese si è dimesso nel bel mezzo della guerra di Gaza, motivando la decisione co il desiderio di trascorrere più tempo con la sua famiglia. Il vice segretario di Stato americano per gli affari israelo-palestinesi, Andrew Miller, ha informato oggi i colleghi della sua decisione di dimettersi dopo un anno e sette mesi, dice la fonte citata dal ‘Times of Israel’, confermando quanto riferito dal ‘Washington Post’.

Se non fosse stato per le responsabilità nei confronti della sua famiglia, Miller avrebbe preferito rimanere al suo posto, lottando per quello in cui crede – ha detto ancora ai colleghi – anche per le cose che non sono in linea con le politiche dell’amministrazione. Miller viene descritto come un convinto sostenitore dei diritti dei palestinesi e dello stato palestinese, ed un esperto conoscitore del Medio Oriente. Prima di questo incarico è stato consigliere dell’ambasciatore Usa alle Nazioni Unite e, durante l’amministrazione Obama, direttore delle questioni militari di Egitto e Israele presso il consiglio nazionale di Sicurezza della Casa Bianca. In questi mesi di conflitto a Gaza, altri diplomatici e funzionari americani si sono dimessi anche in aperto contrasto con la linea di sostegno al governo di estrema destra di Benjamin Netanyahu, Miller è il funzionario più  alto in grado a lasciare l’incarico.

 

Il ministro israeliano Katz: “Presto le decisioni necessarie sugli Hezbollah.il diavolo deve essere sconfitto”

Israele “non può permettere che l’organizzazione terroristica degli Hezbollah continui adattaccare il suo territorio e presto prenderà le sue decisioni necessarie”. Lo ha detto il ministro degli Esteri Israel Katz,secondo cui “il mondo libero deve appoggiare senza condizioni Israele nella sua guerra con il diavolo, Iran e l’islam estremistico. La nostra guerra è la vostra guerra e le minacce di Nasrallah a Cipro sono solo l’inizio. Il diavolo deve essere sconfitto, come la storia ha già provato nel passato”.

 

In un attacco al campo profughi nella zona di Rafah ci sono stati 18 morti e 35 feriti

Diciotto persone sono state uccise e altre 35 ferite in un attacco israeliano sul campo profughi nella zona Mawasi di Rafah, lo annuncia la Mezzaluna Rossa Palestinese su X.

 

luciani.2006@libero.it

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