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GUERRA HAMAS – ISRAELE

GUERRA HAMAS – ISRAELE

Oggi è il 277° giorno di guerra

Netanyahu in tribunale il 2 dicembre nel processo a suo carico per corruzione

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu testimonierà in tribunale il prossimo 2 dicembre nel processo a suo carico per corruzione. Lo ha affermato la Corte distrettuale di Gerusalemme, spiegando che i giudici hanno valutato sia ”la capacità del primo ministro di prepararsi in tempo di guerra, sia l’interesse pubblico di portare avanti il caso”.  Due settimane fa l’avvocato difensore di Netanyahu aveva detto che il premier aveva bisogno di tempo, almeno fino a marzo del 2025, per poter preparare la sua testimonianza mentre era in corso la guerra tra Israele e Hamas. L’ufficio del procuratore aveva respinto la richiesta chiedendo che il processo riprendesse non oltre il primo novembre.

 

Israele tratta con Egitto su muro sotterraneo confine Gaza

Una delegazione israeliana sta negoziando con al Cairo l’Egitto e gli Stati Uniti la costruzione di una barriera sotterranea lungo il confine con la Striscia di Gaza per impedire il contrabbando di armi, ha dichiarato una fonte dell’intelligence egiziana. Israele “intende cedere il controllo civile del valico di Rafah e dell’asse di Filadelfia all’Egitto una volta raggiunta una soluzione globale per Gaza”, ha detto una fonte.

Israele ha conquistato il lato palestinese del valico di Rafah a maggio e da allora l’Egitto lo tiene chiuso fino a quando gli israeliani non si ritireranno e la gestione del valico non sarà affidata all’Autorità Palestinese. Una delle linee rosse del Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu nei negoziati per il cessate il fuoco con l’organizzazione islamista Hamas è quella di fermare il contrabbando di armi attraverso il confine tra Egitto e Gaza. I soldati israeliani hanno dichiarato di aver scoperto chilometri di tunnel utilizzati dai membri del gruppo palestinese per immagazzinare armi o preparare imboscate; molti di questi punti di accesso si trovavano nei pressi del corridoio Philadelphia, che corre lungo il confine con l’Egitto e che, secondo Israele, veniva utilizzato da Hamas per trasportare armi nell’enclave.

 

Israele fa sgomberare ospedale anglicano Al Ahli a Gaza

Un altro ospedale è stato forzatamente chiuso per un’azione di guerra nella Striscia di Gaza. L’esercito israeliano ha infatti imposto lo sgombero dell’Al-Ahli Arab Hospital, noto come “l’ospedale della convivenza”, essendo promosso e sostenuto dalla Chiesa anglicana. Già nelle prime fasi della guerra l’Al-Alhi Hospital era stato vittima di un durissimo attacco, che aveva causato un massacro con la perdita di vite innocenti. Ora l’ennesima operazione dell’esercito israeliano in corso a Gaza City ha provocato parole di forte condanna da parte del primate anglicano Justin Welby, che ricorda come “secondo il diritto internazionale umanitario” i nosocomi e le cliniche “devono essere protetti”. L’arcivescovo di Canterbury protesta “contro la chiusura e l’evacuazione” forzata della struttura e “l’attacco a un’ambulanza” nella “misura piu’ forte possibile”.

Sulla chiusura forzata è intervenuta anche la diocesi anglicana di Gerusalemme, il cui primo pensiero va a malati e feriti “in grave pericolo” ora che la struttura è “fuori servizio” in una fase in cui vi è grande richiesta e necessita’ di ospedali e cure. “Le persone ferite e malate – prosegue – hanno poche altre opzioni per i posti dove ricevere cure mediche urgenti”.

 

luciani.2006@libero.it

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