GUERRA HAMAS – ISRAELE
Oggi è il 285° giorno di guerra
Macron condanna ultimi attacchi Israele a Gaza
Emmanuel Macron ha condannato “gli attacchi israeliani degli ultimi giorni che hanno colpito le scuole dell’ONU e il campo di sfollati di Al-Maghazi nella striscia di Gaza”, durante colloqui telefonici con diversi leader arabi. Il Presidente francese ha deplorato “un grandissimo numero di vittime civili” in questi attacchi e “ha ricordato con la massima fermezza l’imperativo di rispetto del diritto internazionale umanitario che si impone a Israele”.
Raid israeliano nel sud del Libano, uccisi 3 ragazzini
Almeno tre ragazzini siriani sono morti in un bombardamento israeliano contro il villaggio di Umm al Tut, nel sud del Libano, dove questo pomeriggio hanno perso la vita anche altri due giovani provenienti dalla vicina Siria. Secondo l’agenzia nazionale di stampa libanese sono stati presi di mira terreni agricoli vicino al confine tra i due paesi. Poche ore prima, due giovani siriani erano morti in un raid compiuto con un drone israeliano contro una motocicletta che viaggiava su una strada tra le citta’ di Kfar Tibnit e Khardali, sempre nel sud del Libano.
Israele, identificati 50 razzi lanciati da Libano, nessun ferito
Le forze armate israeliane (Idf) hanno annunciato di avere identificato almeno 50 razzi lanciati dal Libano verso la Galilea, dopo che le sirene di allarme hanno suonato l’allerta. Alcuni dei razzi sono stati intercettati. Non sono stati segnalati feriti. Inoltre, l’aviazione israeliana ha colpito un lanciatore nell’area di Blat che era stato identificato mentre sparava proiettili verso l’area di Kiryat Shmona in serata. Poco prima dell’attacco al lanciatore, l’aviazione ha colpito una cellula terroristica di Hezbollah nella zona di Yarine, nel sud del Libano.
Msf, grande afflusso feriti agli ospedali Nasser-Al Aqsa a Gaza
A seguito degli attacchi avvenuti oggi a Gaza, i team di Medici Senza Frontiere (Msf) hanno risposto ancora una volta ad un afflusso massiccio di feriti al Nasser Hospital e alla clinica di Msf a sud di Gaza, nonché all’ospedale di Al Aqsa nella zona di Deir El Balah. Questo avviene pochi giorni dopo che l’ospedale Nasser ha ricevuto centinaia di feriti e morti dopo l’attacco israeliano ad Al Mawasi. “L’entità delle perdite è sconcertante, quasi tutte le persone che incontriamo hanno perso un genitore, un figlio, un coniuge”, afferma Javid Abdelmoneim, responsabile medico di Msf a Gaza. “Per nove mesi abbiamo assistito a morte e traumi quasi costanti. Nessun luogo di Gaza è risparmiato da questo spargimento di sangue”, ha aggiunto. Dall’inizio di luglio, le équipe di Msf hanno risposto a quattro diversi episodi con un afflusso di massa di feriti. Ad ogni attacco il personale medico di Gaza è sottoposto a una pressione insostenibile in un sistema sanitario che è già al limite, conclude la nota di Msf.
Blinken sente ministro Esteri Thailandia: “Lavorare a intesa per tregua e rilascio ostaggi”
L’impegno per riportare a casa gli ostaggi trattenuti nella Striscia di Gaza dal 7 ottobre dello scorso anno è stato al centro di un colloquio telefonico tra il segretario di Stato Usa, Antony Blinken, e il nuovo ministro degli Esteri della Thailandia, Maris Sangiampongsa. Fra gli ostaggi ci sono anche cittadini thailandesi, otto secondo i media israeliani. Blinken, ha fatto sapere il Dipartimento di Stato, si è congratulato con Sangiampongsa e ha “ringraziato il ministro degli Esteri della Thailandia per il sostegno alla dichiarazione congiunta del 6 giugno con l’appello a un cessate il fuoco immediato e al rilascio di tutti gli ostaggi trattenuti da Hamas a Gaza”. Hanno “concordato di continuare a lavorare insieme verso un accordo per un cessate il fuoco complessivo che consenta il rilascio degli ostaggi” e “aumenti in modo significativo il livello di assistenza umanitaria a Gaza”.