OTRANTO, La Guardia Costiera restituisce 80 mq di spiaggia ai cittadini
Militari della Guardia Costiera di Otranto hanno rilevato delle irregolarità presso un lido che aveva sottratto parte di spiaggia alla fruizione libera dei cittadini. Elevate sanzini anche presso un esercizio commerciale di San Foca.
Tra le irregolarità riscontrate in un lido quello di aver sottratto alla fruizione pubblica ottanta metri quadrati di spiaggia restituiti alla collettività dopo le verifiche eseguite sul territorio adriatico. Un’altra settimana di attività ispettive da parte dei militari dell’ufficio circondario marittimo di Otranto.
Nello specifico, in attività congiunta con personale del comando provinciale dei vigili del fuoco di Lecce, gli uomini della guardia costiera in uno stabilimento balneare all’esterno del centro di Otranto riscontrava diverse irregolarità, fra le quali, oltre all’occupazione di circa 80 mq fuori dall’area in concessione, la realizzazione di un fabbricato in legno con copertura in coibentato destinato ad uso deposito, per il quale non è stato esibito il titolo autorizzativo, e situato in zona sottoposta a vari vincoli urbanistici, paesaggistici ed ambientali.
Si evidenziavano anche gravi irregolarità in relazione al rischio incendi e alla sicurezza elettrica. Nell’ambito della medesima veniva rilevata, inoltre, la presenza di uno scarico privo di autorizzazioni ambientali. L’area di spiaggia libera, occupata da attrezzature balneari senza il titolo concessorio, veniva immediatamente sgomberata e restituita alla pubblica fruizione. Infine, è stata contestata anche un’infrazione amministrativa in violazione all’ordinanza balneare della Regione Puglia, per violazioni relative l’abbattimento delle barriere architettoniche per i diversamente abili, sanzione pari a 1.032 euro.
Nel territorio del comune di Melendugno il personale militare della delegazione di spiaggia di San Foca di Melendugno è stato impegnato in altre attività, che hanno condotto alla contestazione di una sanzione amministrativa nei confronti del titolare di un esercizio commerciale privo della prevista autorizzazione in deroga al trattamento dei reflui assimilati domestici prodotti.
Inoltre, sempre nello stesso comune, i militari accertavano l’occupazione di circa 1000 metri quadri di demanio marittimo in adiacenza di un manufatto adibito a bar, nonché di lavori di livellamento del cordone dunale, vincolato paesaggisticamente, senza autorizzazione.