CAVALLINO. Spari Contro Un’abitazione. Immediata La Risposta Dei Carabinieri. 2 Gli Arresti
Solo qualche giorno fa il grave episodio delittuoso occorso a Cavallino nel corso della nottata del 5 agosto u.s.. 13 i colpi di pistola esplosi all’indirizzo di un portone dell’abitazione di un 37enne del posto. Non si è fatta attendere la risposta dell’Arma dei Carabinieri a tali e gravi fenomeni di recrudescenza. Nel corso delle prime ore di oggi, i Carabinieri della Compagnia di Lecce hanno arrestato due soggetti in flagranza di reato, entrambi 24enni del luogo già noti, poiché ritenuti indiziati, il primo di detenzione illegale d’arma da fuoco, detenzione illecita di materiale esplodente e ricettazione, mentre il secondo di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.
Il provvedimento scaturisce a conclusione di una celere e tempestiva attività di indagine svolta dagli uomini dell’Arma, coordinati nell’immediatezza dalla Procura della Repubblica di Lecce, già all’indomani dell’evento delittuoso. Indispensabile per l’individuazione dei presunti autori è stato l’esame dei filmati delle telecamere presenti nella zona che ha condotto i militari sulle tracce dei due giovani che sono stati immediatamente sottoposti a perquisizione personale e domiciliare. Nel corso di tale operazione, i Carabinieri hanno rinvenuto armi, munizioni, materiale esplodente e presunta sostanza stupefacente. Nello specifico, infatti, è stata rinvenuta una pistola calibro 9 con matricola abrasa e relativo munizionamento, 70 chilogrammi circa di artifizi alterati in maniera da configurare bombe carta e possibili ordigni incendiari, nonché, all’interno di un rudimentale laboratorio in uso ad uno dei prevenuti, invece, i militari hanno rinvenuto oltre 100 grammi di sostanza presumibilmente stupefacente del tipo “cocaina”, relativo materiale per il taglio ed il confezionamento. Tutto è stato opportunamente sottoposto a sequestro. Al termine delle operazioni i due prevenuti sono stati arrestati e, come disposto dal P.M. di turno presso la Procura della Repubblica che conduce le indagini, tradotti rispettivamente presso la Casa Circondariale Borgo San Nicola di Lecce e presso la propria abitazione in regime di arresti domiciliari. Si evidenzia che, essendo il procedimento penale ancora nella fase delle indagini preliminari, le persone arrestate, sebbene in flagranza di reato, sono da ritenersi sottoposte alle indagini e quindi presunte innocenti fino a sentenza definitiva.