LA PARTITA VISTA IL GIORNO DOPO – 4ª Giornata –TORINO vs LECCE

È MANCATO SOLO IL GOL

Contro una prima della classe, contro un allenatore premiato come il migliore d gasato da un avvio di stagione che aveva un precedente solo oltre trent’anni addietro il Lecce sembrava, a qualcuno, la vittima predestinata prima della grande festa. I tifosi salentini, purtroppo, sono abituati a queste classificazioni come sono abituati al fatto che falli pressoché identici siano giudicati in maniera diversa se a commetterli sia un giallorosso o un calciatore avversario.

Colombo alla lista di questo tipo di arbitri non si è distinto propinando un cartellino giallo a Pierret per un fallo (che forse poteva anche non esserci) mentre a Masina (in particolare) e Lazzaro ne ha sanzionati di simili tenendo il famoso cartellino ben chiuso nel taschino del resto ha fischiato un fallo in area torinese a carico di Rafia che a mio avviso lo aveva subito da Coco (stesosi per terra come morto).

Ancora a Morente spinto in area granata da Masina ha fatto la paternale mentre a Karamoh, scivolato in quella giallorossa in un contrasto con Baschirotto, che ha platealmente chiamato il rigore, non ha fatto una mossa.

Stanco di questo tipo di soprusi ho volutamente tralasciato il commento della partita.

È stata, a mio avviso, una partita per la quale Gotti ha studiato nei minimi particolari la tattica da adottare che, poi, i calciatori scesi in campo hanno messo in atto alla perfezione.

Nikola Krstovic

Unico neo non essere riusciti a buttare il pallone alle spalle del numero uno granata che di suo ci ha messo almeno due parate a dir poco strepitose.

Il match da cui il Torino voleva una vittoria si è chiuso dopo 95 minuti complessivi in cui il Lecce ha spesso tenuto il pallino del gioco tanto che pur cedendo sul possesso palla nella ripresa ha ottenuto per questo profilo il 46.9% ma come tiri verso la porta granata ne ha effettuati 20 in totale con sei nello specchio contro i totali 5 del Torino; i calci d’angolo battuti poi 7-2 a favore di giallorossi confermano la pericolosità delle azioni e quindi se c’è qualcuno che deve non ritenersi pienamente soddisfatto del risultato è il Lecce e non il Torino.

Ovvio che ciò non significa che ai tifosi salentini il Lecce di ieri non sia piaciuto, tutt’altro e si deve essere pienamente soddisfatti di come stia crescendo il gruppo intero che tra l’altro ieri ha conquistato il secondo clean sheet consecutivo su quattro partita giocate.

Torino che si preannunciava gara difficile ed insidiosa alla fine ci restituisce un Lecce che fa ben sperare per il futuro anche perché si intravedono ancora margine di crescita e si spera che il piedino dei nostri attaccanti migliori in precisione.

Eugenio Luciani