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L’ANGOLO DEL LIBRO

L’ANGOLO DEL LIBRO

DEVIL: l’abbraccio delle tenebre di Maria Benedetta Errigo

Dopo “Devil: Il signore del sangue”, la Errigo torna al pubblico continuando la storia di Ella e Rinaldo con “Devil: L’abbraccio delle tenebre”.

Fedele a se stessa, alla sua scrittura dotata del dono della sintesi, nella quale si fondono in equilibrio ritmo, dinamismo, romanticismo e azione, l’autrice ci riporta da subito nel suo mondo personale di demoni, nephilim e fate, con una narrazione che non perde tempo e si connette alla trama che avevamo lasciato nel libro precedente.

Proprio per questo e per apprezzare fino in fondo la storia e i personaggi, consiglio vivamente di leggere i libri nel corretto ordine. Per capire e lasciarsi stupire dalle nuove complicazioni.

Se il primo romanzo mi aveva convinta, questo nuovo conferma la mia impressione.
Non solo ritroviamo protagonisti che avevamo imparato a conoscere, figure che abbiamo amato, trovato intriganti, pericolose ma attraenti o altre crudeli e decisamente da non frequentare, ma Maria Benedetta Errigo ci regala quello che tutti i lettori si aspettano dai libri in serie: l’evoluzione dei personaggi, la dimostrazione che il percorso intrapreso li ha cambiati, in meglio o in peggio, rendendoli consapevoli delle scelte fatte e delle conseguenze innescate.

In Rinaldo, il protagonista maschile, avevamo già potuto apprezzare il cambiamento in atto nelle pagine conclusive de “Il signore del sangue”, in questo, “L’abbraccio delle tenebre” è la crescita di Ella a rendersi palese: da giovane ingenua e bisognosa di protezione si è trasformata in una donna forte, decisa, pronta a salvare e a prendere decisioni importanti affrontando le sue paure e il passato, addirittura capace di sacrificare dei ricordi per avere un presente e un futuro.

In quest’opera l’autrice esplora, inserendolo perfettamente nella storia, il tema della genitorialità, soprattutto femminile, ma non manca di mostrare la paternità, dando il giusto risalto a entrambi i genitori.
Ho apprezzato come i protagonisti, con un figlio a unirli e del quale occuparsi, facciano un vero passo avanti portando l’attenzione dal sé, al piccolo, mettendo in primo piano la sua sicurezza, ottenendo così la forza di compiere azioni che nel primo romanzo erano impensabili.

Ho già parlato della capacità di sintesi della Errigo, eppure condensando la storia in un formato snello, inserisce tutti gli ingredienti importanti in un fantasy romance, tra cui la passione, descritta con chiarezza ma senza mai cadere nella volgarità, e le sorprese, che arrivano anche quando pensiamo che ormai sia tutto delineato, rendendo interessanti anche le ultime pagine.

Ben presente il tema della lotta tra luce e tenebra, ma non diviso nettamente. Con attenzione al realismo, la storia mostra come ci possa essere luminosità anche nelle ombre, permettendo a due mondi, all’apparenza così distanti da renderne impossibile l’unione, non solo di essere complementari, ma anche fecondi, andando a sfidare in modo allegorico, ma perfettamente comprensibile, le rigidità di una società che non ammette deviazioni dalle regole.

Anche la magia non manca, una magia fatta di erbe, centrata sulla natura e il territorio, per rendere giustizia al fantasy con le sue creature e che ci ricorda quanto tutti siamo legati al pianeta, nessuno escluso.

 

luciani.2006@libero.it

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