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NOVOLI Scuola di via madaro, più ombre che luci

NOVOLI Scuola di via madaro, più ombre che luci

L’opposizione novolese sulla riapertura del plesso di via Madaro. “Quattro anni di lavori infiniti per giungere impreparati all’avvio dell’anno scolastisco, un rinvio che ha creato disagi a studenti e famiglie senza essere adeguatamente spiegato, ritardi logicistici e organizzativi. Una medaglia di cartone a chi pensa di coprire tutto con gli annunci del giorno dopo, come se niente fosse successo”

Torna all’attacco il Gruppo consiliare di minoranza “Novoli rinasce”. Tema di discussione è l’inizio dell’anno scolastico, che a Novoli è stato posticipato da martedì 10 a giovedì 12 settembre per problemi legati alla riapertura del plesso scolastico di via Madaro (Scuola Secondaria di primo grado), edificio interessato da lavori finanziati nel lontano 2017, iniziati nel 2020 e (forse) completati qualche giorno prima dell’inizio delle lezioni. «Dopo l’articolo pubblicato nei giorni scorsi in cui si parla della riapertura del plesso scolastico da parte dell’amministrazione De Luca – scrivono i consiglieri Oscar Marzo Vetrugno, Loris Romano, Eleonora Marzo e Daniela De Pascalis – è utile fare un resoconto dettagliato sulla vicenda, ripercorrendo le tappe che hanno caratterizzato 4 anni di infiniti lavori e, soprattutto, le ultime vicende che hanno portato al rinvio. Innanzitutto la mancanza di adeguata informazione: la decisione dello slittamento è stata presa d’imperio, senza nessun preavviso, senza nessuna nota da parte dell’Amministrazione, se si esclude quella della Dirigente Scolastica che ha specificato nel documento “l’impossibilità a garantire il regolare svolgimento delle attività didattiche in tutte le classi nelle condizioni di igiene e sicurezza” – commentano».

Poi, ancora, l’attacco sulla gestione logistica della vicenda. «Il progetto di ristrutturazione della scuola risale al 2017 – spiegano i consiglieri – finanziato grazie all’amministrazione Greco, per l’importo complessivo di € 1.050.000,00 (di cui € 945.000,00 quale contributo regionale ed € 105.000,00 quale cofinanziamento del Comune). La medaglia è solo di cartone per il sindaco De Luca e la sua Amministrazione che, invece, ha curato lo svolgimento di lavori avviati nel 2020, poi bloccati e riavviati in un secondo momento, ma comunque di entità superiore ai due anni specificati dall’assessore Roma nelle sue dichiarazioni». Per non parlare della giornata dedicata alla riapertura dell’edificio, definite “precaria ed improvvisata”. «Caos traffico a farla da padrone, senza un vigile urbano a dirigere il traffico che ha intasato la via della scuola con genitori e alunni che provavano a districarsi tra auto e furgoni per poter sostare all’ingresso della scuola, e non essere investiti, nell’attesa dell’ingresso in classe – dettagliano». Per concludere con un accento sulla mancanza di adeguata programmazione, in considerazione anche che l’inaspettato cambio di programma, senza nessun avvertimento, ha provocato molti disagi ai genitori, vista la volontà di partecipare ad un evento emotivamente importante come quello del primo giorno di scuola. «Sarebbe bello potersi fidare del sindaco – dicono – ma purtroppo continuiamo ad essere molto preoccupati dal suo solito atteggiamento di precarietà e incertezza, tanto più questa volta, visto che sono coinvolti studenti, le loro famiglie, gli insegnanti e tutti i

lavoratori della scuola. Dopo 4 anni di lavori e un’estate con le scuole chiuse, l’Amministrazione novolese non si è preoccupata di spiegare i veri motivi, ma ha saputo solo fare gli annunci del giorno dopo. Come se nulla fosse accaduto».

Una tematica, quella relativa al “nuovo” plesso scolastico di via Madaro, che promette nuovi approfondimenti e nuovi risvolti. Gli stessi consiglieri di minoranza tengono a far presente che continueranno a monitorare la situazione per rendere partecipi i cittadini, ancor più nella loro veste di genitori. «É paradossale che dopo aver speso un milione e 50.000 euro per l’efficientamento energetico, le classi siano sprovviste di aria condizionata, diventando fornaci nei periodi in cui il caldo può diventare un disagio. Anche questa situazione – conclude la nota di Novoli Rinasce – è deprecabile perchè mette in risalto tante criticità di questa classe dirigente che, pur avendo ereditato tanti progetti già finanziati grazie al lavoro proficuo di altri amministratori, non riesce a completare nessuna struttura nei tempi e nei modi programmati. Come opposizione siamo stati tenuti all’oscuro di quanto è accaduto:

pertanto ci teniamo a prendere pubblicamente le distanze da tutto questo pasticcio, privo di qualsiasi sensibilità e buonsenso». Da qui l’impegno di programmare a stretto giro un sopralluogo agli edifici scolastici, con serietà e spirito costruttivo «al fine di avere, per quanto possibile, contezza della reale situazione in cui versano gli edifici, nell’interesse esclusivo degli scolari e dei genitori, per poterne dare conto ai cittadini». Un appello al confronto e al dialogo con le Istituzioni «nell’attesa aspettiamo la nomina dell’assessore all’Istruzione per poterci confrontare, e che alla data di oggi non ci è dato conoscere».

 

luciani.2006@libero.it

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