HomeEVENTIVEGLIE E LA TERRA D’ARNEO Ripensare lo sviluppo al tempo delle sostenibilità

VEGLIE E LA TERRA D’ARNEO Ripensare lo sviluppo al tempo delle sostenibilità

VEGLIE E LA TERRA D’ARNEO Ripensare lo sviluppo al tempo delle sostenibilità

Una due giorni nell’ambito del master URBAM – Urbanistica per l’Amministrazione pubblica

Veglie e la terra d’Arneo protagoniste, il 19 e 20 settembre prossimi, della due giorni per il master URBAM – Urbanistica per l’Amministrazione pubblica per ripensare lo sviluppo al tempo delle sostenibilità in collaborazione con l’Università La Sapienza di Roma. Il seminario fa seguito ad un primo seminario di approfondimento su pianificazione urbanistica, paesaggio e fonti energetiche rinnovabili, svoltosi in giugno a Roma, presso il Dipartimento PDTA di Sapienza.

Sindaci del territorio, tecnici ed esperti si confronteranno sulle sfide ecosostenibili del futuro prossimo, partendo dal lavoro fatto dal Comune di Veglie.

“La sostenibilità, l’ecocompatibilità, lo studio delle vocazioni e delle espressioni del territorio sono alla base di ogni nostra scelta – spiega la sindaca Mariarosaria De Bartolomeo – e bussola delle nostre attività in termini di fonti di energia alternative e politiche ambientali”.

“Il futuro della terra d’Arneo e non solo – commenta il presidente del Gal Cosimo Durante – passa attraverso politiche condivise, confronto, collaborazione, ascolto tra tutti gli attori del territorio. Ed è questa la strada che abbiamo intrapreso e che continueremo a percorrere”.

Due gli obiettivi principali del seminario “Il primo è ragionare sull’esigenza, sempre più avvertita nei territori dei comuni salentini, di individuare più adeguate forme di compatibilità tra impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili (Fer), come l’eolico o il fotovoltaico o l’agri-voltaico, e la salvaguardia della titolarità delle comunità a pianificare il proprio territorio. Il secondo obiettivo, riguarda la salvaguardia del paesaggio, come espressamente previsto da importanti norme nazionali e dalla Convenzione europea del paesaggio”, spiega il professor Saverio Santangelo direttore del master

 

luciani.2006@libero.it

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