NARDÒ Ciclomotori “truccati”, irregolarità al vaglio della polizia locale
10 mezzi su 14 con caratteristiche difformi dai dati tecnici del certificato di circolazione
Greco: “Imporre il rispetto del Codice della Strada ci consente di tutelare i nostri ragazzi”
Ciclomotori “truccati” in città, irregolarità al vaglio della Polizia Locale. Nella giornata di ieri, la Polizia Locale, congiuntamente al Gruppo Specializzato Controlli Direzione Generale Territoriale del Sud e alla Motorizzazione Civile di Bari e Lecce, hanno effettuato alcuni controlli sui ciclomotori finalizzati appunto alla individuazione degli esemplari “truccati”, cioè modificati dal punto di vista tecnico per renderli più veloci (e inevitabilmente rumorosi).
Già nelle scorse settimane erano stati potenziati da parte del Comando di via Crispi i pattugliamenti sul fenomeno. Questo servizio ha ottimizzato e completato l’azione di controllo con l’obiettivo di imporre il rispetto del Codice della Strada, ma anche e soprattutto di garantire la sicurezza dei conducenti dei ciclomotori, molto spesso minorenni, e indirettamente quella degli altri utenti della strada. Gli agenti, utilizzando la sofisticata strumentazione messa a disposizione dalla Motorizzazione Civile, hanno effettuato controlli su 14 ciclomotori e solo 4 di questi sono risultati regolari, in quanto aderenti ai dati tecnici riportati nel certificato di circolazione. Nei restanti casi, invece, è emersa la violazione dell’art.97 del Codice della Strada, non essendo tali ciclomotori corrispondenti alle caratteristiche tecniche e costruttive indicate dal certificato. Uno dei conducenti (minorenne) è stato sanzionato anche perché circolante senza il casco protettivo, in violazione quindi all’art. 171 del Codice della Strada. Applicate, quindi, le previste sanzioni amministrative pecuniarie (300 euro a testa) ed accessorie del fermo dei veicoli (60 giorni).
Analoghi controlli continueranno nelle prossime settimane.
“Sentiamo il dovere – dichiara l’assessore alla Polizia Locale Marcello Greco – di imporre il rispetto del Codice della Strada, che è una delle leve più efficaci che abbiamo in questo caso per tutelare i nostri ragazzi a bordo dei ciclomotori. Questi mezzi, truccati per essere più veloci, aumentano i rischi di chi li guida e indirettamente di tutti gli utenti della strada. Intervenire è giusto, innanzitutto per abituare i giovani al rispetto delle regole. Ed è giusto anche rispetto ad un altro aspetto, cioè al fatto che i ciclomotori “truccati” sono infinitamente più rumorosi di quelli normali e nel corso degli ultimi mesi abbiamo ricevuto decine e decine di segnalazioni di cittadini alle prese con un frastuono insopportabile praticamente in ogni momento del giorno e della notte”.
“Insegnare ai giovani l’importanza del rispetto delle regole del Codice della Strada – spiega il comandante Cosimo Tarantino – non solo riduce il rischio di incidenti, ma instilla anche il valore della responsabilità civica, educando a una convivenza più sicura e ordinata nelle strade delle nostre città. La combinazione tra controlli efficaci da parte delle forze dell’ordine, solida educazione stradale e, soprattutto, collaborazione da parte dei genitori rappresenta, quindi, una strategia vincente per ridurre il numero di incidenti e creare una cultura della sicurezza condivisa”.