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Guerra Hamas – Israele

Guerra Hamas – Israele

Oggi è il 352° giorno di guerra

Hezbollah ha annunciato la morte di un altro suo miliziano Muhammad Ubaid.

Hezbollah ha annunciato la morte di un altro suo miliziano, ucciso “sulla strada per Gerusalemme”, termine con cui il gruppo definisce gli agenti uccisi negli attacchi israeliani. Il suo nome è Muhammad Ubaid ed è originario del villaggio dial-Ansar, nel distretto di Baalbek. Con la sua morte, il bilancio delle vittime del gruppo durante i combattimenti in corso con Israele sale ad almeno 502. Lo scrive The Times of Israel, precisando che le circostanze della morte non sono state rese pubbliche da Hezbollah.

 

Migliaia di israeliani sono scesi oggi nuovamente per le strade del centro di Tel Aviv

Migliaia di israeliani sono scesi oggi nuovamente per le strade del centro di Tel Aviv per fare pressione sul governo affinché sigli un accordo sull atregua a Gaza che potrebbe liberare decine di ostaggi. Le manifestazioni settimanali a Tel Aviv durante la guerra,innescate dall’attacco di Hamas del 7 ottobre, sono diventate recentemente sempre più critiche nei confronti del governo israeliano da quando l’esercito ha annunciato all’inizio di questo mese che sei ostaggi morti erano stati recuperati da un tunnel nel sud della Striscia di Gaza.

 

Consultazioni sula sicurezza tra il premier Netanyahu e i vertici della Difesa

Secondo quanto riportato dai media israeliani, il primo ministro dello stato ebraico Benjamin Netanyahu terrà questa stasera consultazioni sulla sicurezza con ministri e alti funzionari della difesa.

 

Ennesimo sabato di protesa a Tel Aviv. Migliaia in piazza

Tel Aviv continua a essere l’epicentro delle proteste, guidate principalmente dall’indignazione dell’opinione pubblica per la gestione da parte del governo israeliano del conflitto in corso a Gaza e della situazione degli ostaggi presi da Hamas.  Decine di migliaia di israeliani continuano a partecipare alle proteste contro il governo del Primo Ministro Benjamin Netanyahu, e i manifestanti chiedono al governo di intraprendere un’azione più decisa per garantire il rilascio degli ostaggi rimasti, presi durante l’assalto guidato da Hamas in Israele il 7 ottobre.

 

Il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant: “L’uccisione dei comandanti di Hezbollah Aqil e Wahbi rappresenta un importante regolamento di conti”

Il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant ha scritto su X che l’uccisione dei comandanti di Hezbollah Ibrahim Aqil e Ahmed Wahbi rappresenta “un importante regolamento di conti” non solo per Israele, ma anche per lui personalmente. Gallant riferisce che i due, Aqil e Wahbi, comandarono un’imboscata nel 1997, durante la quale 12 commando dell’unità navale d’élite dell’Idf furono uccisi in Libano.Gallant era stato a capo dell’unità Shayetet 13 fino a quando non fu promosso all’inizio di quell’anno.

Scrive: “Esattamente 27 anni fa, nel settembre 1997, 12 combattenti della 13a flotta, miei amici e subordinati, che svolgevano un’attività operativa nelle profondità del Libano sotto il comando del defunto tenente colonnello Yossi Korkin, caddero nella difficile battaglia ad Anzaria”.

“L’imponente attacco dell’esercito a Beirut ha interrotto la catena di comando operativo di Hezbollah, ma ha anche portato a chiudere un cerchio importante, per lo Stato di Israele, per l’Idf e personalmente per me”, ha sottolineato.

 

luciani.2006@libero.it

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