L’Angolo dedicato al Libro
RAOUL TABURIN di Jean-Jacques Sempé
21Lettere, nella sua collana dedicata ai fumetti, torna a proporre un’opera di Jean-Jacques Sempé: “Raoul Taburin”.
Nel volume, dove sempre sono protagonisti i disegni di Sempé, trova spazio anche la narrazione canonica, per raccontare la storia e la vita del protagonista, il meccanico di biciclette Taburin.
Il formato dell’opera è prezioso e curato: copertina rigida, elegante con il suo bianco e affascinante con l’immagine in scala di grigi. All’interno poi siamo accolti dai disegni, coi loro colori pastello che trasmettono le emozioni del caso, come la vivacità o la malinconia, in vignette che sono sempre ricche di particolari, espressive e suggestive. Perfette sono le parole, che trasmettono la storia, mentre i disegni non solo la fissano nella memoria, ma ci trasportano dentro la narrazione, permettendo al lettore di far parte del villaggio di San Cerone, scoprirne gli abitanti, dalla posizione privilegiata di chi sa tutto.
Inizialmente scanzonata e finemente ironica, l’opera si rivela anche profonda e indicata per la riflessione, nella perfetta cifra stilistica di Sempé che, con leggerezza, scava nei dolori, nelle sconfitte, nei difetti dell’umanità, permettendoci non solo di accoglierli, ma anche di abbracciarli, riconoscerli e sì, esorcizzarli.
Raoul Taburin è uno stimato membro della comunità, amato dai paesani che gli vogliono bene per il suo lato burlone e perché capace di sistemare le loro biciclette al meglio. Ma, nel suo intimo, quest’uomo ha un’anima, un cuore, un’indole diversa da quella che mostra al mondo, soprattutto ha un segreto, qualcosa che non riesce a rivelare per timore, un po’ di vergogna e perché non verrebbe creduto.
Tutta la storia gira intorno al segreto di Taburin, ai suoi tentativi di cercare qualcuno a cui rivelarlo e poi, alla sua scelta di tacerlo per sempre.
Quando si nasconde qualcosa, quando c’è un disagio, abbiamo l’impressione di vivere quest’esperienza in solitudine, con l’idea che agli altri non capiti nulla di simile. Nel libro non solo troviamo questo pensiero, ma ne sveliamo pure l’inganno. Tutti hanno qualche difetto che non raccontano ai quattro venti e, se cercare di negarlo può far incorrere in sciocchi pericoli, quando si trova la persona giusta, l’amico giusto, alla fine la verità viene a galla senza bisogno di tante parole.