LECCE: SPETTACOLO DI NICCOLÒ FABI NELL’ANFITEATRO ROMANO, MA NON PER TUTTI.
Il problema sollevato da Antonella Celano, Presidente Nazionale della Ampar Onlus
Nel giorno in cui è in programma uno degli appuntamenti estivi di maggior richiamo, scoppia in tutta la sua drammaticità un problema che ha fatto discutere, e molto, la Presidente della Ampar, Antonella Celano e l’Assessore del Comune di Lecce, avvocato Luigi Coclite.
Stasera l’Anfiteatro Romano ospiterà l’atteso concerto di Niccolò Fabi, ma allo spettacolo non potranno partecipare, purtroppo, tutti. Il perché? Semplice: l’Anfiteatro Romano non offre, a causa del permanere della presenza di barriere architettoniche, la possibilità di partecipare all’evento, oppure a tutti gli altri eventi nei contenitori storici, a chi, cittadino o turista, è diversamente abile.
Servirebbero adeguati scivoli e/o pedane mobili per accedere alle manifestazioni.
Antonella Celano, presidente nazionale dell’Associazione Apmar Onlus ha dichiarato: “Sono mesi che chiedo all’Amministrazione Comunale di dotare i contenitori culturali di scivoli e pedane che rendano accessibili questi luoghi ai cittadini e ai turisti diversamente abili. Eppure, nonostante tante promesse, siamo sempre qui a dovere ricordare che Lecce non è una città accessibile a tutti e che ci viene impedito di pagare un biglietto e partecipare agli eventi della nostra città, o perché le barriere non sono rimosse o perché le pedane che vengono installate sono a nostro avviso pericolose. È una questione di principio e di rispetto della dignità della persona. E’ triste che ad oggi si debbano vedere gli operatori della Protezione Civile prendere in braccio i cittadini diversamente abili e accompagnarli sul posto. È qualcosa che stride con i diritti dell’uomo, ma ogni volta siamo qui a ripetere sempre le stesse cose perché sembra che chi è preposto alla gestione della cosa pubblica, non voglia far nulla per cambiare lo stato delle cose”.
E’ intervenuto l’assessore al turismo e agli spettacoli Luigi Coclite, che ha voluto portare la testimonianza diretta del suo impegno a favore dell’accessibilità dei contenitori culturali del capoluogo: “E’ quantomeno ingeneroso sentir dire che l’Amministrazione Comunale non ha fatto nulla per venire incontro alle esigenze dei diversamente abili. Qui, nell’Anfiteatro Romano, come nel Teatro, la questione è molto più complessa; la pedana che abbiamo realizzato è un provvedimento tampone che consente di provare a risolvere il problema. Questa soluzione provvisoria è però migliorativa rispetto al passato; per poter avere uno strumento come l’elevatore all’interno dell’anfiteatro occorrono permessi da concordare con la Sovrintendenza ai Beni Culturali”.