Momento no che durante la sosta potrà essere superato

Che il torneo calcistico che annovera anche il nostro Lecce fosse quest’anno particolarmente difficile lo si sapeva da tempo. Le big del campionato tra “rose” già ben assortite ed ulteriormente rafforzate o rivoluzionate con largo impiego di quattrini e neo promosse molto velleitarie anche grazie al plafond di cui dispongono i rispettivi responsabili di mercato hanno elevato il tasso generale e quindi per chi come il Lecce rispetta il fine sportivo ma tiene ben presente, a giusta ragione, di quello economico finanziario è diventato ancora più difficile il cammino che porta alla salvezza.

Ciò premesso si deve aggiungere, prima di fare una primissima valutazione generale, che il calendario non ha certo dato una mano alla nostra squadra che nei primi sette incontri ha dovuto affrontare Atalanta, Inter, Milan e le sorprese di stagione Torino e Udinese. In queste cinque partite il Lecce ha ottenuto un solo punto (ma ne avrebbe meritati tre, a Torino) subendo quattro gol in casa (Atalanta) e cinque in trasferta (Inter 2 Milan 3) dimostrando in ogni caso che i giallorossi hanno uno schema di gioco con cui hanno tenuto testa agli avversari in maniera egregia salvo blackout (Milan) del tutto imprevedibili.

In casa i giallorossi hanno giocato contro Cagliari vincendo anche se ridotti in dieci mentre contro il Parma dopo aver dominato per l’intera partita con un altro blackout totale ha buttato al vento una vittoria che sembrava ormai acquisita.

Un cammino lento, si, ma che trova ampie giustificazioni per cui l’unica cosa da fare ora è quella di lavorare sereni e tranquilli senza colpi di testa da parte di nessuno e bene ha fatto il Presidente ad affermare che, pur dovendo riflettere su qualcosa, mister Gotti non è assolutamente in discussione.

Del resto, a mio modesto avviso, proprio lui è l’uomo adatto ad intervenire su un gruppo di giocatori, ma prima di tutto uomini, che stanno pure attraversando un momento no ma che sono di sicuro nelle condizioni e con i mezzi necessari per tornare ad essere quei brillanti protagonisti del nostro miglior Lecce.

Uniti, e solo uniti, si vince

Ernesto Luciani