HomePoliticaIl 25 ottobre, il nostro futuro non si brucia: si difende!

Il 25 ottobre, il nostro futuro non si brucia: si difende!

Il 25 ottobre, il nostro futuro non si brucia: si difende!

Scenderemo in piazza il 25 ottobre al fianco del “Coordinamento NO Inceneritore – NO NewO”. Scenderemo in piazza contro un progetto che rischia di intaccare pesantemente la salute delle cittadine e dei cittadini baresi, in primis quelli del quartiere San Paolo: non crediamo che la vita di chi abita in periferia sia una vita “di serie b”, sacrificabile in nome del profitto di pochi mentre si costruisce un centro cittadino tutto a misura di turista. Nella zona industriale il quadro ambientale è già pessimo: l’AMIU brucia biogas proveniente da un digestore anaerobico, attraverso un cogeneratore; altri due cogeneratori che bruciano biogas sono presenti nel depuratore di Bari ovest. Per noi è assolutamente inaccettabile che si possa anche solo pensare ed ipotizzare la realizzazione di un’ulteriore fonte di inquinamento in un’area già vessata da questo punto di vista.

Scenderemo in piazza perché crediamo in un altro modello di gestione dei rifiuti: crediamo che non siano certo le dimensioni delle grandi città ad impedire l’implementazione della raccolta differenziata porta a porta, tenendo conto che l’esperienza ha dimostrato che tale implementazione porti ad una sensibile diminuzione dei costi della TARI per tutte le persone residenti; crediamo che sia possibile elaborare un’ordinanza che vieti agli esercizi commerciali l’utilizzo della plastica mono-uso per realizzare un’autentica economia circolare: il miglior modo di smaltire i rifiuti è non produrne!.

Da anni assistiamo al continuo rimandare delle vere soluzioni al problema dei rifiuti nelle grandi città del nostro Paese. Centro-destra e centro-sinistra, per ora hanno saputo dare una sola risposta a questo problema: costruzione di inceneritori, termovalorizzatori e impianti altamente inquinanti.

Entrambe le parti sono espressione di uno stesso modello: un modello che, anziché investire in pratiche sostenibili, continua a favorire metodi che danneggiano l’ambiente e la salute di chi le città le abita. Centro-destra e centro-sinistra hanno dimostrato di non avere a cuore le nostre comunità e il nostro pianeta quanto gli interessi di una minoranza di speculatori.

Le loro decisioni, al contrario, appaiono sempre e comunque compatibili con un sistema che privilegia gli interessi delle lobby dei rifiuti e dei combustibili fossili, a discapito di un futuro sostenibile per tutti e tutte.

Sappiamo che in piazza ci sarà anche il sindaco Vito Leccese.

A lui diciamo chiaramente che non accettiamo la farsa che c’è dietro il suo manifestare contrarietà all’inceneritore al pari di qualsiasi comune cittadino: lui, se scenderà in piazza, dovrà farlo in quanto rappresentante delle istituzioni che hanno il potere e quindi la responsabilità di impedire questo scempio.

Potere e responsabilità dati dall’articolo 191 del TFUE (Trattato sul Funzionamento dell’Unione Europea): se Leccese ha davvero a cuore il rispetto dell’ambiente e la salute di tutte e tutti, impegni il Comune nella conduzione di studi sul nesso di causalità e quindi l’impatto degli impianti inquinanti già esistenti nella zona industriale, e impugni il principio di precauzione per costringere la Regione Puglia a tornare sui suoi passi!

Non accetteremo parole vaghe e ambigue da un sindaco che condivide la stessa tessera di partito del Governatore di una Regione che si è mostrata impermeabile a qualsiasi rimostranza del Coordinamento in merito a questo progetto.

Il Coordinamento NO INCENERITORE chiama questa piazza nella consapevolezza che non è più il tempo delle vaghe rassicurazioni e promesse, ma il tempo della chiarezza e degli impegni decisivi. Noi saremo in piazza per dare forza a questa presa di posizione che facciamo anche nostra.

Le istituzioni presenti, forti della delega data dall’elettorato, continueranno a fare vuote e vaghe promesse o si decideranno a buttar giù la solita maschera della campagna elettorale?

Per noi il messaggio resta uno ed uno solo: il nostro futuro non si brucia: si difende!

 

luciani.2006@libero.it

No Comments

Leave A Comment