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Guerra in Ucraina

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Oggi è il 982° giorno di guerra

Blinken: le truppe nordcoreane non hanno ancora combattuto

Gli Stati uniti non hanno trovato prove che le truppe nordcoreane siano già state schierate in combattimento contro le forze ucraine, ma Washington prevede che ciò accada nel prossimo futuro. L’ha affermato oggi il segretario di Stato Usa Antony Blinken.

“Attualmente stimiamo che ci siano circa 10.000 soldati nordcoreani in totale in Russia, e le informazioni più recenti indicano che fino a 8.000 di queste forze nordcoreane siano nella regione di Kursk. Non abbiamo ancora visto queste truppe entrare in combattimento contro le forze ucraine, ma ci aspettiamo che ciò avvenga nei prossimi giorni,” ha detto Blinken durante una conferenza stampa congiunta con il Segretario alla Difesa Lloyd Austin, il ministro degli Esteri sudcoreano Cho Tae-yul e il ministro della Difesa sudcoreano Kim Yong-hyun.

La portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, ha detto dal canto suo che la cooperazione difensiva tra Russia e Corea del Nord non viola il diritto internazionale e ha definito l'”agitazione” in Corea del Sud riguardo ai rapporti sul presunto invio di personale militare nordcoreano in Russia come “fake news e clamore mediatico”.

 

Russia: oppositore si dimette per legge ‘agenti stranieri’

Boris Vishnevsky, uno dei pochi politici d’opposizione ancora in Russia, ha annunciato di essersi dimesso da consigliere comunale di San Pietroburgo, sottolineando che tra i motivi che lo hanno spinto verso questa decisione c’è il fatto che a marzo è stato inserito dal Cremlino nella famigerata lista degli “agenti stranieri” per aver condannato l’invasione dell’Ucraina. Lo riferisce la testata online Novaya Gazeta Europe, precisando che secondo il partito d’opposizione liberale Yabloko (“Mela”), del quale fa parte Vishnevsky, il seggio sarà affidato alla sua compagna di partito Olga Shtannikova.

“Il mio lavoro di 13 anni nell’assemblea legislativa di San Pietroburgo è giunto al termine. Ma i tempi e le circostanze cambiano. Il cambiamento arriverà. E tornerò”, ha dichiarato Vishnevsky.
Nei giorni scorsi, Vishnevsky aveva dichiarato di essere costretto a dimettersi a causa dell’introduzione, a maggio, del divieto di candidarsi alle elezioni e potenzialmente di ricoprire cariche pubbliche per chi è inserito dalle autorità russe nel registro degli “agenti stranieri”: un elenco usato dal Cremlino come strumento per colpire dissidenti, attivisti e organizzazioni scomode per il potere.

 

Zelensky: “Se prossimo presidente Usa ridurrà il sostegno perderemo guerra”

“Il prossimo presidente degli Stati Uniti può rafforzare o ridurre il sostegno all’Ucraina. Se tale sostegno si ridurrà, la Russia si impossesserà di altro territorio, impedendoci di vincere questa guerra”. Lo ha dichiarato il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, a cinque giorni dalle elezioni presidenziali americane.
“Questa è la realtà. La nostra posizione non riguarda compromessi territoriali, ma l’esplorazione di potenziali percorsi diplomatici che si basano sul mantenimento dell’impegno da parte degli Stati Uniti – ha aggiunto Zelensky – Un desiderio genuino da parte degli Stati Uniti di mettere fine rapidamente a questa guerra è fondamentale”.

luciani.2006@libero.it

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