Almanacco del Giorno
Almanacco di oggi sabato 2 novembre 2024
Quarantaquattresima settimana dell’anno 2024
Giorni trascorsi dall’inizio dell’anno 307 * giorni rimasti per la fine dell’anno 59
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OGGI SI FESTEGGIA: Commemorazione dei Defunti
OGGI È: Giornata dedicata alla commemorazione dei Defunti
Il 2 novembre è il giorno che la Chiesa dedica alla commemorazione dei fedeli defunti, che dal popolo viene chiamato semplicemente anche “festa dei defunti”. Ma anche nella messa quotidiana, la liturgia riserva sempre un piccolo spazio, detto Memento, Domine, che vuol dire “ricordati, Signore…” e propone preghiere universali di suffragio alle anime di tutti i defunti in Purgatorio.
La Chiesa, infatti, con i suoi figli è sempre madre e vuole sentirli tutti presenti in un unico abbraccio. Pertanto prega per i morti, come per i vivi, perché anch’essi sono vivi nel Signore. Per questo possiamo dire che l’amore materno della Chiesa è più forte della morte. La Chiesa, inoltre, sa che «non entrerà in essa nulla di impuro». Il colore liturgico di questa commemorazione è il viola, il colore della penitenza, dell’attesa e del dolore, utilizzato anche nei funerali.
Nella professione di fede del cristiano noi affermiamo: «Credo nella santa Chiesa cattolica, nella comunione dei Santi». Per “comunione dei santi” la Chiesa intende l’insieme e la vita d’assieme di tutti i credenti in Cristo, sia quelli che operano ancora sulla terra sia quelli che vivono nell’altra vita in Paradiso ed in Purgatorio.
In questa vita d’assieme la Chiesa vede e vuole il fluire della grazia, lo scambio dell’aiuto reciproco, l’unità della fede, la realizzazione dell’amore. Dalla comunione dei santi nasce l’interscambio di aiuto reciproco tra i credenti in cammino sulla terra i credenti viventi nell’aldilà, sia nel Purgatorio che nel Paradiso.
La Chiesa, inoltre, in nome della stessa figliolanza di Dio e, quindi, fratellanza in Gesù Cristo, favorisce questi rapporti e stabilisce anche dei momenti forti durante l’anno liturgico e nei riti religiosi quotidiani.
ACCADDE OGGI: anno 1975 – Delitto Pasolini:
«Abbiamo perso un poeta, e di poeti non ce ne sono tanti nel mondo, ne nascono solo tre o quattro dentro un secolo. Quando sarà finito questo secolo Pasolini sarà tra i pochissimi che conteranno come poeta». Così lo scrittore Alberto Moravia commentò la tragica scomparsa di Pier Paolo Pasolini, il cui assassinio rimane uno dei grandi casi irrisolti della storia italiana.
Nelle prime ore della notte di domenica 2 novembre, una pattuglia dei carabinieri in servizio sul lungomare di Ostia, fermò un’auto che procedeva contromano, alla cui guida c’era Pino Pelosi. All’alba, nei pressi dell’idroscalo ostiense, fu ritrovato da alcuni residenti il corpo senza vita di Pasolini, martoriato e quasi irriconoscibile per i colpi subiti.
Un delitto efferato di cui si accusò immediatamente il Pelosi, indicando un movente a sfondo sessuale. La dinamica dell’omicidio insieme ad altri elementi, ignorati dagli investigatori, fecero emergere più tardi un’altra verità: ad ammazzarlo erano state più persone e il movente non era certo a sfondo sessuale. Lo stesso Pelosi nel 2005, intervenendo in TV, confessò di non esser stato lui e di aver taciuto per paura di ritorsioni nei confronti della sua famiglia.
Sulla base di queste dichiarazioni la Procura di Roma riaprì il caso ma per mancanza di ulteriori prove si vide costretta ad archiviarlo nuovamente. Resta il velo d’ombra sulla morte di un intellettuale considerato “scomodo” per i suoi tempi, che nelle sue opere e nelle interviste non mancava mai di denunciare il potere omologante della società dei consumi e dei mezzi di comunicazione di massa come la TV.
Il ricco patrimonio che ci ha lasciato conta tra gli altri oltre 20 film, testi teatrali, raccolte di poesie, traduzioni di classici greci e latini, saggi, etc. Al giallo della morte e al successivo processo è dedicato il film Pasolini, un delitto italiano di Marco Tullio Giordana, presentato alla 52ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia.
Nel marzo 2014 il settimanale Oggi ha pubblicato documenti inediti che, evidenziando una certa approssimazione nelle indagini, farebbero emergere un tentativo di depistaggio.
AVVENIMENTI SPORTIVI: anno 2008 – Vince Massa ma il Mondiale è di Hamilton:
Il Gran Premio del Brasile, sul Circuito di Interlagos a San Paolo, ha chiuso la stagione 2008 della Formula 1. Il GP l’ha vinto il brasiliano Felipe Massa.
Il Mondiale, però, è andato, con un solo punto di vantaggio sul ferrarista Massa, al pilota inglese della McLaren, Lewis Hamilton, che diventa così il più giovane campione del mondo della storia della Formula Uno.
Terzo è l’altro pilota della Ferrari, Räikkönen, posizione che permette alla scuderia di Maranello di conquistare il titolo mondiale costruttori.
NACQUERO OGGI:
anno 1939 – Enrico Albertosi
anno 1940 – Gigi Proietti (+2020)
anno 1957 – Lunetta Savino
LA FRASE DEL GIORNO (Aforisma):
Il pensiero fa la grandezza dell’uomo. (Pascal)
IL PROVERBIO:
Non c’è rosa senza spine
I DOODLE DI GOOGLE: Loi Krathong Festival:
Ogni anno in Thailandia si festeggia la “festa delle luci”, in cui si rende grazie della “vita” concessa sotto forma di abbondanza di acqua. Momento centrale del Thai Festival di Loy Krathong è l’usanza di salutare la luna piena del 12° mese del calendario Thai con delle composizioni floreali galleggianti, illuminate da candele e lasciate in balia della corrente del fiume, per venerare Mae Khongkha, la Madre delle Acque. Infatti loy indica “galleggiare” e krathong “coppe” (in senso floreale). Un rito antico, che risale molto probabilmente al XIII secolo.
Nelle coppe galleggianti, ricavate per lo più da foglie di banano, si affidano le proprie speranze di allontanare la miseria e le avversità in genere, depositandovi all’interno ciuffi di capelli o altri oggetti personali. All’esterno queste composizioni regalano un effetto scenografico nel contesto notturno, assicurato dalle candele d’incenso che nascondono e fanno risaltare forme fantasiose tra cui cigni, fiori di loto e simboli legati al buddhismo. Altre varianti del rito, sono le lanterne di carta con una fiammella all’interno che vengono fatte volare in cielo, confondendosi con le stelle; una moda quest’ultima che ha raggiunto anche l’Europa.
Google ha ricordato la festa, la cui data varia di anno in anno, nel 2009 e nel 2010, con un doodle locale. Il primo mostra i krathong che illuminano l’orizzonte notturno sagomato ai due lati a forma di templi buddisti.