Prometeo incatenato Residenza artistica di co-creazione con Apostolia Papadamaki
Museo Castromediano di Lecce dal 26 novembre al 8 dicembre
Si chiude il 20 novembre la call per la messa in scena, al Museo Castromediano di Lecce, della performance di danza e teatro, a cura della coreografa greca Apostolia Papadamaki, “Promethean Chain”, ispirata e dedicata all’opera “Elpís. Prometeo o del sogno infranto di Europa” di Costas Varotsos.
Nell’ambito del percorso espositivo e del progetto “Elpís. Prometeo o del sogno infranto di Europa”, dello scultore greco Costas Varotsos – a cura di Giusi Giaracuni e Luigi De Luca, (visitabile sino al 12 gennaio 2025), sostenuto dal Piano per l’Arte Contemporanea PAC 2022-2023, promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura – il Museo Castromediano e l’Accademia Mediterranea dell’Attore di Lecce ospitano dal 26 novembre e al 8 dicembre 2024 la residenza artistica della coreografa greca Apostolia Papadamaki. La residenza finalizzata allo studio e alla ricerca sul “Prometeo incatenato” di Eschilo si concluderà con la creazione della performance di teatro e danza “Promethean Chain” che verrà presentata al pubblico in anteprima nazionale il 7 e 8 dicembre p.v. nel Museo Castromediano.
“Dai Greci antichi alla società moderna – afferma Apostolia Papadamaki – il mito di Prometeo rappresenta un potente simbolo della lotta e del trionfo dell’umanità. Prometeo, il Titano che sfidò gli Dei per portare il fuoco all’umanità, incarna un tentativo di controbilanciare la minaccia imminente della caduta dell’umanità attraverso il dominio della tecnologia sulla natura”.
Nel percorso di lavoro per la realizzazione di “Promethean Chain” – che si muoverà negli spazi che accolgono i Paesaggi Archeologici del Castromediano, “deposito di senso” a cui il lavoro di Apostolia si ispirerà in dialogo con le opere di Varotsos – si cercherà di esplorare delicato equilibrio della relazione tra tecnologia e natura e la complessa rete di interconnessione che strettamente lega la vita di ogni essere umano a quella degli altri. La catena, un simbolo della punizione eterna di Prometeo, rappresenta non solo l’imprigionamento dell’anima, ma anche la profonda verità che i nostri destini sono intrecciati.
Apostolia Papadamaki con la sua proposta intende creare un coro umano, come quello delle tragedie greche, composto da circa 100 cittadini, performer non professionisti, di ogni età e sesso, famiglie, bambini e anche i turisti in visita alla città. Alle persone interessate a far parte del coro viene chiesto di partecipare in maniera attiva alle prove e agli spettacoli dal 29 novembre all’8 dicembre, dalle 15.00 alle 20.00.
Si accettano candidature per partecipare al coro entro il 20 novembre 2024, telefonando al + 39 – 389.4424473 oppure info@accademiaama.it / www.accademiaama.it
Il lavoro artistico di Apostolia Papadamaki e i suoi metodi di insegnamento, conosciuti come Anamnesis, sono radicati nella sua vasta ricerca sulla mitologia, la filosofia, la drammaturgia e la storia greca antica, concentrandosi su temi archetipici. Le sue opere sono state presentate in oltre 40 festival internazionali. È stata membro del consiglio di amministrazione della Athens Concert Hall e presidente del consiglio di amministrazione della State School of Dance. Inoltre, ha diretto diversi programmi di Europa Creativa in collaborazione con numerosi Paesi europei. Il suo percorso formativo comprende una laurea in Scienze dello Sport presso l’Università Aristotele di Salonicco, studi di danza presso la Scuola Statale di Danza di Atene e un BA in coreografia a New York, conseguito con borse di studio delle Fondazioni Onassis e Goulandris. Come mentore, integra le pratiche incarnate con una dimensione spirituale, guidando gli studenti attraverso la Meditazione, la Mindfulness, lo Yoga e il lavoro sul respiro per collegare arte e spiritualità