Guerra Hamas – Israele
Oggi è il 413° giorno di guerra
Israele fa entrare a Gaza 40 camion di aiuti e ne respinge 10
Israele ha autorizzato l’ingresso a gaza di 40 camion di aiuti umanitari attraverso il valico di Kerem Shalom, respingendone però altri dieci. Lo ha riferito una fonte qualificata della Mezzaluna rossa egiziana nel Sinai meridionale precisando che quattro veicoli erano autocisterne con diesel e gas. I camion rimandati nei depositi dell’organizzazione umanitaria internazionale trasportavano “aiuti umanitari e medici”, ha precisato la fonte all’Ansa.
Netanyahu: “Decisione Cpi non mi impedirà di continuare a difendere Israele”
Il premier israeliano Benjamin Netanyahu, su cui pende un mandato di arresto da parte della Corte penale internazionale, ha dichiarato che nessuna decisione esterna gli impedirà di ”continuare a difendere” il suo Paese ”in qualsiasi modo. Nessuna scandalosa decisione anti-israeliana impedirà a noi, e soprattutto a me, di continuare a difendere il nostro Paese in qualsiasi modo – ha detto Netanyahu in un video messaggio ai suoi concittadini – Non cederemo alle pressioni”.
Crosetto: “Su Netanyahu sentenza sbagliata ma va applicata”
“Posso ritenere che la sentenza sia sbagliata e per me lo è, perché mette sullo stesso piano il premier israeliano e il ministro della Difesa con il capo degli attentatori di Hamas. Sono due cose completamente diverse”. Ma “aderendo noi alla Corte penale internazionale dobbiamo applicare le sue disposizioni”. Lo ha detto il ministro della Difesa, Guido Crosetto, intervenuto a Porta a Porta che andrà in onda stasera su Raiuno. Se il premier israeliano Netanyahu e l’ex ministro della Difesa Gallant “venissero in Italia dovremmo arrestarli in applicazione di una normativa internazionale. Non per decisione politica, dobbiamo applicare questa sentenza, come ogni stato che aderisce. L’unico modo per non applicarla sarebbe uscire dal trattato”.
Procuratore Cpi: “Paesi membri eseguano mandati d’arresto”
“Faccio appello a tutti gli stati parte” della Corte penale internazionale “affinché rispettino il loro impegno nei confronti dello statuto di Roma ottemperando ai mandati di arresto” nei confronti di Benyamin Netanyahu, di Yoav Gallant e del leader di Hamas Deif. Lo ha scritto in una nota il procuratore capo della Cpi, Karim Khan. “Contiamo sulla loro cooperazione in questa situazione”, ha aggiunto.
Gallant su X: “La decisione della Cpi incoraggia il terrorismo”
“La decisione della corte dell’Aja sarà ricordata per sempre: mette sullo stesso piano lo stato di Israele e i leader assassini di Hamas e legittima così l’omicidio di bambini, lo stupro di donne e il rapimento di anziani dai loro letti. La decisione costituisce un pericoloso precedente contro il diritto all’autodifesa e alla guerra morale e incoraggia il terrorismo omicida”. Lo scrive in ebraico su X l’ex ministro della difesa israeliano Yoav Gallant, destinatario di uno dei mandati di arresto spiccati oggi dalla Corte Penale Internazionale per la guerra a Gaza.