CALCIO, Marco Giampaolo presenta LECCE vs JUVENTUS
Secondo appuntamento in conferenza stampa pre partita per Marco Giampaolo che dopo aver esordito, con una vittoria!, fuori casa domani bagna la prima panchina in quello che sarà il suo stadio, quanto meno sino alla fine della stagione, anche se tutti ci auguriamo che lo sioa anche per la prossima stagione e si sa anche il perché.
Dunque domani “il maestro” affronterà una delle grandi del campionato, una società che qualche anno addietro lo ha anche cercato senza arrivare alla conclusione. Ma questo è ormai il passato e per Giampaolo domani si pone l’arduo problema di cercare di vincere anche contro la Juve per dare seguito alla prima conquista di tre punti e così inserirsi di diritto tra le squadre di metà classifica.
Con le sue dichiarazione il tecnico leccese ci illustra l’impegno di domani:
“Abbiamo continuato a lavorare sulla falsariga della prima settimana. Questa volta ho avuto con me tutti i calciatori sin da subito e stiamo portando avanti un certo tipo di lavoro. Un mattone alla volta. Di lavoro da fare ce n’è tanto”.
Sull’avversario da affrontare.
“La Juve è comunque una squadra forte. A causa delle assenze non potrà fare rotazioni, però rimane una squadra molto forte con numeri importanti. Che ha idee, c’è un gran lavoro dietro la Juve. Le assenze non mi condizionano, la Juve presenterà un undici forte. 11 forte e 3-4 cambi forti. Una squadra con forte autostima, che ha la percentuale più alta di palloni giocati, numero di passaggi più alto… è una squadra che sa quello che vuole e ti può anche sfinire con il palleggio. Ecco perchè il Lecce dovrà fare qualcosa in più sul possesso: di non possesso si muore”.
Sarà riproposta la difesa a tre attuata, in corsa, a Venezia?
“Era una valutazione contingente. Sapevo che il Venezia ci avrebbe potuto mettere in difficoltà in un certo modo, quindi il riferimento era a quel tipo di partita. Domani spero di proporre un buon Lecce”.
Kaba o Helgason dal primo minuto?
“Domani giochiamo in sedici. Chi comincia o subentra conta poco. Conta la qualità con cui fai le cose. Cambia poco chi parte e chi subentra. Se le cinque sostituzioni possono incidere? Dipende da come giocheremo. Nell’ultima partita chi è subentrato lo ha fatto bene”.
La squadra sta crescendo?
“Qualche concetto passa di più. A me piace una squadra musicale, intonata. Qualche nota è passata. Ai ragazzi piace fare alcune cose, però dobbiamo stare sul pezzo. Dobbiamo lavorare e i risultati devono aiutarci in questo percorso”.
Chi tra Rebic-Krstovic?
“Giocheranno entrambi sicuramente. Uno partirà e l’altro subentrerà. Krstovic è un giocatore generoso. Ante fino ad oggi è stato perfetto, ha dato sempre tutto.
Come sta Sansone?
“Sta bene. Di esterni ne abbiamo tanti: Morente, Pierotti, Dorgu, Sansone, Oudin. due giocano e tre non giocano”.
Di recente il Lecce ha fatto fatica con le big.
“Alle volte sono annate. Ci sono tante variabili. C’è sempre bisogno di puntare alla prestazione. La prestazione otto volte su dieci ti porta al risultato”.
Il tifo può fare la differenza?
“Son sicuro e deve essere una risorsa. Siamo settimi in Italia come numero di abbonati, questo la dice lunga su quanta passione c’è attorno alla squadra”.