TARANTO: CENTRO DI SALUTE E AMBIENTE
Zullo (COR): “Emiliano double face, in fiera lo espone e lo magnifica… in procura lo denuncia”
Il presidente del Gruppo dei Conservatori e Riformisti, Ignazio Zullo, chiede al presidente Emiliano di venire a riferire in aula su una struttura che Vendola definì “un modello per tutta l’Italia”
Il presidente Vendola lo definì “un modello per tutta l’Italia”.
Il presidente Emiliano lo espone in Fiera magnificandone le attività dai lato e dall’altro ne fa, incoerentemente, un caso da portare in Procura.
Quale verità per il centro di salute e ambiente di Taranto? Ce lo chiediamo – e per questo vogliamo che Emiliano venga in Consiglio a darci le risposte – dopo le ultime denunce di alcuni organi di informazione.
Per il Centro il governo Vendola, come ricorderanno bene l’allora assessore alla Sanità Donato Pentassuglia e il deputato Michele Pellillo (entrambi tarantini e del Pd), aveva ricevuto una dotazione finanziaria di circa 18 milioni di euro. Così l’allora governo regionale intendeva dimostrare la sua attenzione ai problemi di salute e ambiente di Taranto, attraverso un’attività di screening delle patologie tumorali più importanti.
Un’ingente cifra che sarebbe stata gestita parte dall’ARPA (per gli aspetti logistici e strutturali) e parte dalla ASL di Taranto per quelli meramente di organizzazione sanitaria.
Ora Emiliano vuole vederci chiaro. Probabilmente anche sotto il profilo penale se ha deciso di portare le carte in Procura. Avrebbe fatto prima a portare i suoi colleghi magistrati alla Fiera del Levante. Perché i visitatori della Campionaria nello stand proprio della ASL di Taranto trovano esposti tutti i risultati dell’attività svolta come Centro. Allora delle due l’una: se questo Centro ha dei ritardi nella realizzazione (a chi sono imputabili e perché?) com’è che poi la ASL espone addirittura in Fiera tutto il lavoro meritorio e apprezzato svolto?
Il problema della salute e dell’ambiente a Taranto è cosa serissima. Leggiamo ancora oggi gli appelli del presidente Emiliano a non lasciar morire i cittadini di tumore. Essere sensibili verso la patologia neoplastica significa non dare all’opinione pubblica, come invece Emiliano dà, la sensazione è che quello che si dice con la bocca non corrisponda a quello che si pensa con la mente. Facciano pace, primo fra tutti in Emiliano, bocca e cervello e subito dopo venga in aula a spiegarci se ci sono “scandali” al Centro tarantino.
E, su un tema che non ammette strumentalizzazione e guerre intestine, Emiliano faccia pace soprattutto con il suo predecessore. La sensazione è che anche in questa vicenda vi sia la volontà di screditare quello che Vendola considerava un suo “fiore all’occhiello” (e per il quale i suoi uomini dell’Arpa avevano lavorato alacremente). Noi abbiamo avversato Vendola a viso aperto, lealmente e chiaramente nell’interesse della Puglia e dei pugliesi. Non ci sembra che Emiliano sia animato dallo stesso spirito; piuttosto è chiara l’idea di una guerra intestina finalizzata a sostituire i vendoliani con i propri fedelissimi per fini che nulla hanno a che vedere con la Puglia e i pugliesi.